Nella casa di vetro

domenica, marzo 27, 2011

Forse sarò solo per sempre

È nei momenti duri che sei costretto a rimettere in considerazione te stesso, ho sempre pensato di essere una persona neutrale, e nei limiti di quanto mi sentissi a mio agio, per primo ho mostrato i miei difetti, le mie mancanze e gli sbagli.
A prescindere se questa si sia rivelata una politica vincente (e no, non lo è mai stato quando le intezioni di chi ti è affianco non sono propriamente orientate alla condivisione) non penso che sia un modo incorretto di mostrarsi e quindi voglio continuare a comportarmi così.
Tante volte, giorno per giorno, ho l'occasione di abbandonare un certo tipo di condotta, ed ho ceduto alle avanches della mestizia innumerevoli volte, anche se ammetto che questo accada quando non ho il tempo di ragionare ad idee chiare, fuori dallo stato emotivo durante la quale la situazione impellente richieda un mio intervento repentino.
Non per altro una delle ragioni per cui buona parte dei conoscenti pensino che io sia solitario e poco incline alle effusioni è questo bisono di distaccarmi dalle situazioni che mi disorientano ed il bisogno di una calma innaturale per essere ciò che voglio.
Ma soffro, soffro tantissimo, anche solo all'incrocio di uno sguardo contrariato.
E torno a stare da solo, dentro di me, dove con molta pazienza e sacrificio riesco a ritrovarmi e sentirmi sicuro delle mie idee.

5 Comments:

At 28 marzo, 2011 04:39, Anonymous Anonimo said...

Ti capisco, molto più di quanto immagini. In questo momento mi sto chiedendo se ne vale la pena di illudersi, di credere che qualcosa possa cambiare. Credo sinceramente che la risposta sia no. Bisogna ritrovare se stessi e ritrovare la pace. O forse è solo destino. Qualcuno probabilmente dovrà star solo. Il mondo sarà bello lo stesso, con qualche sfumatura in meno, ma bello lo stesso...

 
At 28 marzo, 2011 08:57, Blogger Vinnie Scocciante said...

Gli accadimenti negativi spesso mi fanno riflettere:"Perché devo sentirmi male per queste situazioni che si generano all'infuori della mia volontà?" e la risposta è sempre semplice, "così non può essere".
L'impossibilità ad un completo isolamento mi rende schiavo di questa posizione fra il dolore delle relazioni e la ricerca disperata della serenità.
E tuttavia la mia paura più grande in tutto questo si realizza osservando come tutto questo mi cambi rendendomi sempre più inabile ad estraniare i sentimenti d'avversione.
Comunque grazie di aver spezzato la monotonia, sono diversi giorni che continuo a martoriarmi col solo pensiero.

 
At 28 marzo, 2011 17:42, Anonymous Anonimo said...

Beh, almeno in questo, non siam soli!

 
At 28 marzo, 2011 19:31, Blogger Vinnie Scocciante said...

Magra consolazione :P

 
At 28 marzo, 2011 23:27, Anonymous Anonimo said...

e beh però ti devi anche accontentare... Mi sa che più di così non possiam sperare! =)

 

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