Nella casa di vetro

giovedì, luglio 11, 2013

Nostalgia



Mi piacerebbe che il solo ricordo della tua amicizia potesse rievocarti, per poterti abbracciare e sentirti di nuovo rispondere, ma siamo umani ed i nostri limiti sorpassano i nostri sogni ed i nostri desideri.
E così mi trovo a doverti lasciare per tornare alla mia solitudine, stanca anch'essa di farmi compagnia attraverso il tempo che inaridisce il susseguirsi dei giorni.
Dimenticherò infine la voglia di trascendere la realtà, mi abituerò alla mancanza della magia ed i miei occhi non piangeranno più.
Con il dolore se ne andranno le gioie, il nulla prenderà il posto che speciale li avevo lasciato, nella speranza che qualcuno come te lo colmasse.
Ma oggi ne sono consapevole e di questa consapevolezza voglio cospargermi, prima che si dissolva come tutto quello che non ha importanza, che non lascerà alcun segno dopo di noi, prima che la luce nei miei occhi si spenga del suo ultimo barlume.
Siamo insignificanti, vorrei piangere perché così non fosse, ma ci è dovuto saperlo, dobbiamo esserne a conoscenza per essere in grado di concepire l'importanza dell'unico legame che potrebbe stringerci in vita.
Oggi, domani oppure mai, riconoscerci è l'unico modo per allontanare la natura che ci ha fatto soli, incompleti e bisognosi di altre presenze.
Lo dedico a te che non stai leggendo e che non sai, a cui non ho il coraggio di raccontare ma a cui tuttavia penso, spendendo un tempo che non tornerà indietro in nessuna forma.