Nella casa di vetro

martedì, marzo 07, 2017

Ecco la verità che si prospetta

Sempre qui a spergiurare... a parlare di fatti reali oscurandone i soggetti coinvolti.
Ho iniziato questo blog invogliato da un amico, ho continuato a scriverlo perché mi serviva per dire quello che avrei sempre voluto dire ma non avevo il coraggio di dire, o per paura delle conseguenze, oppure perché in realtà mi dispiaceva dirlo o perché non era giusto farlo, ma comunque qualcosa che non avrei detto.
Invecchio, il coraggio ora non mi manca più, il pudore c'è ancora ma sono sempre più esausto.
Stefania, ti avrei scusato il fatto che non fossi innamorata di me, ti avrei scusato dei problemi di carattere, ti avrei scusato il cattivo periodo, ma non posso scusare la cattiva fede e le menzogne.
Non c'è nessun motivo perché io debba pensar male del fatto che tu voglia bene ad un'altra persona, che questa persona sia un amico, che sia l'amico che ci ha presentato. Non c'è niente di male in tutto questo.
Quello che c'è di male è che tu mi abbia fatto intendere che potevamo stare insieme, che ci potevamo provare, salvo tirarti indietro passo dopo passo.
E lo facevi nel modo peggiore, tradendo la mia ingenuità, colpendomi nei momenti in cui mi aprivo a te cercando di dimostrarti il mio affetto.
E non è la cosa peggiore che hai fatto.
La cosa peggiore che hai fatto è stato continuare a mantenere questa parvenza di correttezza, di bonarietà, di mancanza di difetto.
Non hai voluto dirmi la verità quando pensavo ancora di stare sbagliando io.
Non mi hai voluto dire la verità quando ti ho messo alle strette dicendoti che era finita, ti sei nascosta dietro un "non volermi sconvolgere", io lo so cosa c'era di sconvolgente.
Non mi hai voluto dire la verità dopo, si "mi state ancora aspettando", siete voi che mi aspettate e io il povero individuo ancora incapace di comprendere la vostra benevolenza.
La mia vita è un disastro, sto arrancando cercando di non fare torti a nessuno e di continuare giorno per giorno a fare qualcosa pur non avendone assolutamente voglia.
Cerco di essere corretto anche se tutto quello che faccio per me non ha più nessun significato (e questo, mi dispiace per il tuo orgoglio, accade da prima che ti conoscessi).
Avrei davvero bisogno di una persona che mi sia amica, che voglia ascoltarmi, che si dispiaccia realmente per ciò che mi accade, ma questa persona non esiste e io non posso scegliere di gettare il mio fardello su qualcuno diverso da questa, che non è determinato a sopravvivere con me.
Sono solo in tutto questo, vorrei gridare, piangere, prendere tutti a parolacce, ma sono vecchio, sono troppo vecchio.
Questi sproloqui non servono a niente.
Emanuele, non c'è l'ho con te, mi dispiace pronunciare il tuo nome qui ma non voglio fare un torto a nessuno, anche tu finirai nel mio sfogo.
Io sapevo che tu gli piacessi, sapevo che tu eri sul forse, sapevo che è diritto di chiunque innamorarsi di chi si vuole, ma ovviamente la cosa mi crea problemi, ed è giusto così, anche questo è giusto così.
Non tutte le persone sono uguali emanuele, per cui non posso dire che ti accada quello che è accaduto a me, magari perché tu per lei sei una persona diversa e magari perché tu sarai più bravo di me a non farlo accadere, ma da amico ti dico, fai attenzione a quello che ti viene detto, ma fai ancora più attenzione a quello che non ti viene detto.
Da amico questa cosa non te la potevo dire, più che arrabbiato con te ho una sensazione come di essere anestetizzato, non so proprio con chi parlare di questa cosa, non ho bisogno di essere ascoltato, ho bisogno di essere compreso, di avere empatia, questa cosa non potrò raccontarla a nessuno immagino, anche se ne ho bisogno.
Non te la potevo dire perché non ha senso che cerchi di infondere in te il dubbio, un dubbio non fondato, però, senza nessuna emozione, te lo devo dire, almeno qui, virtualmente, fai attenzione perché quella persona probabilmente non ti dirà quando qualcosa non andrà come deve.
Gli ho visto assumere dei comportamenti che all'inizio consideravo lunatici, e magari apprezzabili per questo, ma che ora non posso che considerare come opportunistici.
L'ho vista parlare male attraverso forti parole di disprezzo e poi improvvisamente sorridere felice nel momento in cui qualcosa la stesse favorendo.
L'ho vista maltrattare e poi consolare sornionamente una volta che era chiaro che il maltrattato avesse perso ogni speranza.
Purtroppo il mio stato attuale non mi permette di sentire davvero paura che tu possa essere ingannato, mi dispiace adesso non ci riesco, però nel mio stato attuale posso dire che non mi piacerebbe se stefania volesse fare questo anche con te e gli riuscisse un'altra volta.
Per questo non farò niente, continuerò la mia inutile vita, mi sento davvero esausto, perché tutto questo a me, perché?

2 Comments:

At 07 marzo, 2017 23:22, Blogger Vinnie Scocciante said...

Eppure è da questo che io devo trovare motivazione per vivere, non esiste quello che desidero, quello che sogno, porco i dio non devo mollare, devo sputare in faccia a tutti quelli che contrariano i miei ideali, devono vedermi morire mentre continuo a negargli l'evidenza, mentre continuo ad autodistruggermi pur di non dargliela vinta.
Siete voi l'ultima e unica ragione che mi resta.

 
At 26 marzo, 2017 21:40, Blogger Vinnie Scocciante said...

In calce amore mio, perché tutto il mondo sappia:

https://www.youtube.com/watch?v=lqpcrpC3P28

Oggi, 3 Novembre 2016, comincio a scrivere queste note. Non so se mai te le farò leggere ne avranno alcunché di organico, tuttavia mi sono sentito di cercare di scrivere quello che mi passava per la testa nelle notti insonni, ma sono sicuro che non ci riuscirò.

La prima premessa che devo fare è che non è colpa tua, è colpa mia, tu sei stata chiara ma sono io che non riuscivo o non volevo capire.
Ma anche se sono in difetto, purtroppo devo tentare di salvaguardare quel poco che c'è rimasto di me; è poco, forse è niente, forse voglio solo credere che ci sia ancora qualcosa e mantenerne l'illusione, l'alternativa è credere che non ci sia più niente.

Stefania, io ti voglio bene, ma il fatto che vorrei qualcosa di più di un'amicizia mi corrode dentro. Ci eravamo detti di non correre, ed era la cosa più giusta, non trovo termini adatti per descrivere adeguatamente quanto fosse corretta quella decisione. Ma non riesco a gestire questa parziale vicinanza, non posso sentire ogni volta che ti vorrei vicino e contemporaneamente vedere quanto sei lontana.

Stefania, io devo sopravvivere, anche a questo, ho pensato che tu fossi uno dei miei più remoti sogni che per qualche strana ragione questa volta aveva scelto di realizzarsi, il motivo per cui mi piacevi così tanto era che vedevo in te la persona in cui poter estinguere tutte le idee che riponevo nell'amore, quello che credevo che fosse. E neppure adesso posso credere che questo mio ideale non esiste così come lo immagino, centinaia di persone mi hanno detto che quello che cerco non può verificarsi, ma a questo punto, almeno per quanto mi riguarda, non ci sarebbe più nessuna presunta ragione per rimanere in vita, e tutt'ora respiro.

Sono fermamente convinto che non possa esistere quello in cui non crediamo, e io non voglio credere in un mondo in cui non voglio vivere, no non voglio crescere.
Ed è forse per questo che tu devi rimanere un sogno, quando ti penserò dovrò ricordarti come un parto della mia immaginazione, qualcosa che non può realizzarsi perché in fondo non è mai esistita, e non perché non potrebbe mai esistere.

È una sfortuna che te l'abbia voluto dire adesso e in questo modo, ti considero una bella persona e ti auguro tutta la felicità che possa esserci su questa terra, io però devo prendermi a parte e sperare di farmene una ragione e dimenticarti quanto prima.
So già che mi odierai, forse il tuo odio valicherà i tuoi domini e si sverserà su di me in qualche altro modo, va bene, resisterò anche a quello.

Sono egoista, è vero, ma se non posso averti non voglio neanche desiderarti, la realtà è crudele, non ti risparmia niente e io devo decidere da individuo solo che sono.

Leggerò la tua prossima risposta, semmai ce ne sarà una, è il minimo che ti devo, ma in seguito a quella dovrò impegnarmi con tutte le forze per prendere le distanze ed evitare di aver detto solo quello che mi pentirò di aver detto senza poi averlo mai fatto.

Addio Stefania.

 

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