Nella casa di vetro

domenica, luglio 21, 2013

Contraddittorio*

Diario del giorno.

Ahah, si voglio fare qualcosa di atipico, questo sarà sicuramente un post senza lode e con molta infamia dato che non ho proprio nulla da dire, ma perché non dirlo ugualmente?

Oggi ho pensato più volte alla stessa persona.
Ho ceduto alle mie pulsioni, ma quasi per noia.
Ho iniziato la giornata mangiando bene e l'ho finita mangiando malissimo (e per la verità non ho smesso che pochi minuti fa).
Ho desiderato fare esercizio fisico, perché di solo desiderio possiamo parlare e mi sono anche pentito di non averlo fatto.
Ho studiato un quantitativo di nozioni pari a 0.
Ho partecipato ad un incontro dove mi sentivo fuori luogo e a cui non mi sentivo appartenere, ho esitato guardando gli sguardi atterriti delle persone osservarmi e ho utilizzato la mia rabbia per esaltare la mia inadeguatezza.
Ho sospettato di essere stato preso in giro più volte da degli amici, ricevendo inviti che per mia malafede mi hanno fatto traballare.
Ho rimproverato un amico, anche se non volevo farlo, sperando che il mio tono non fosse quello di rimprovero.
Ho dimenticato di adempiere ad un debito.
Ho incontrato dei presunti matti che mi hanno ricordato quanto fossi codardo.
Sto cercando di non andare a dormire pur dovendomi svegliare domani mattina, inoltre allontano l'idea di dovermi lavare i denti.
Odio ripetutamente i miei coinquilini.
Sento la condomina urlare, come tutte le sere, e avrei voglia di applicargli dolore fisico salvo poi apprendere che potrei essere io al suo posto, in fondo un po' matto lo sono indiscutibilmente.


Una bella lista di quanto possa essere stata demoralizzante e inutile/controproducente la giornata di oggi, e sai cosa penso? che sarebbe bello se tutti questi luoghi e persone avessero un nome, sempre inutile ma cavolo, devo pur cominciare a vergognarmi da qualche parte

Ma lo so già come potrebbe finire:
1) mi annoio e smetto di scrivere
2) mi sento oppresso e non riesco ad essere spontaneo
3) comincio a rincorrere la perfezione per non vedermi peccare.


DIO CHE RABBIA, TI AMO!





*il valore di