Nella casa di vetro

giovedì, marzo 15, 2018

Il ricordo

...Don the cap and close your eyes
imagine all the glorious challenge
iron metal cast to others, distant drums

Force the bit between the mouth of freedom
didn’t we learn to fly
remember to sail the skies
distant suns will we reach
winds allow other skylines
other skylines to hold you...

Ed è passata una settimana da quel giorno dove si è avverato il mio più intimo sogno e contemporaneamente consumata una tragedia. Innaturale. La mia vita come un funerale.
Contemporaneamente ho provato cosa significhi la felicità che ti fa dimenticare qualsiasi cosa al di fuori del natural durante, ultra terreno e ho perso la cosa più preziosa che io abbia mai avuto.
La mia promessa di devozione, di essere nulla in confronto a quello che sarebbe stato più importante di qualsiasi altra cosa.

Non c'è felicità nell'essere amati. Ognuno ama sé stesso; ma amare, ecco la felicità.

Nell'universo non siamo più importanti di formiche, quello che è importante per noi è insignificante in qualsiasi luogo; consapevoli di questa infinitesima esistenza quanto può essere essenziale il valore dei desideri, delle intenzioni altrui?
Non valiamo niente eccetto per chi ha deciso che siamo parte della sua vita, una realtà talmente fragile che neanche con tutte le nostre misere forze potremmo mantenere se non ci fosse la volontà reciproca di farlo.
La fortuna che ci capita quando qualcuno decide di dedicarsi così a noi è inestimabile eppure invisibile per chi non vuole vederla.

Il rifiuto di voler persino tentare di voler comprendermi, di volermi ascoltare e credere, solo per poter gloriosamente proteggere le proprie convinzioni, supposizioni dettate da un istinto che non mi ha dato nessuna possibilità di esprimermi. Sono diventato automaticamente una persona brutta, senza diritto di replica e beneficio del dubbio, immeritevole di poter provare amore, indegno di ciò che mi circonda.

A niente le mie spiegazioni, le mie lacrime, la mia speranza di vederti tornare.

Continui a rifiutare di volermi ascoltare, mancanza di empatia, è facile colpire in basso a chi si scopre indifeso nella speranza di venire compreso?
Quali sono le tue intenzioni ? Sperare di vedermi morire mentre mi struggo per la tua mancanza?

Voglio comunicare con te ma non posso dirti quello che penso perché useresti come pretesto per giustificare un allontanamento definitivo, come se le mie parole avessero lo scopo di avvelenarti piuttosto che amarti.

Ma i miei pensieri non devono rimanere dispersi nella mia memoria, tu non li leggerai ma da qualche parte rimarrà un segno di quello che mi tormenta. Non morirò in silenzio. Non voglio essere il responsabile della freddezza che mi riguarda.

Ti amo ASTRA.






1 Comments:

At 15 marzo, 2018 05:05, Blogger Vinnie Scocciante said...

È SCRIVERÒ QUÌ QUELLO CHE NON SONO RIUSCITO A DIRTI.
Buonanotte unica ragione della mia vita

 

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