Nella casa di vetro

sabato, luglio 02, 2022

 Sto cercando di convincermi a fare quello che devo fare ma sono demotivato.

Non ho più voglia di combattere, vorrei solo essere ascoltato e compreso.

Non sono mai stato il tipo di persona che lascia perdere, che lascia correre, ho sempre creduto che l'intervento sia necessario per essere presenti e assecondare il cambiamento, questo però mi fa totalmente uscire di me quando ciò che dico non viene preso in considerazione o viene fuorviato.

Perché io non ho la capacità di lasciare correre, perché mi sembra che così le cose prendano possano prendere la strada sbagliata private dei segnali, però quando l'impegno e la fatica di porre i segnali con cura e nel modo più esplicito e cimprensibile nella speranza di poter gioire dei progressi riusciti a causare non sortisce l'effetto desiderato e anzi viene considerato come un attacco e il pretesto per un contrattacco io impazzisco.

Impazzisco perché sono esaurito, per ore e ore dei miei giorni dei miei anni della mia vita ho attinto a una pazienza infinita cercando di spiegarmi, di non essere offensivo, di stemperare i toni e ho ricevuto in cambio offese e aggressioni, accuse infondate che in un lampo sparivano dalla coscienza di chi me le aveva portate per essere rimpiazzate da quello che sicuramente avevo pensato o fatto a insaputa di chi lo stava affermando.

E questo poteva solo peggiorare il mio stato, soprattutto quando l'ignaro aggressore andava a toccare punti deboli, cioè accusandomi di cose cui ho sempre attente evitato di fare perché contrari ai miei principi, come la fedeltà. 

Allora li divento una belva, perché avere dei principi in questo mondo pieno di menefreghisti approfittatori ha un costo alto e quasi mai nessun riconoscimento, quindi se di sceglie di rispettarli lo si fa solo per una sorta di codice di condotta personale che non porta benefici ma solo scompensi e lo si fa solo perché di crede di avere il dovere di rappresentare un bene superiore anche a proprio discapito. Ed essere offesi proprio di quello che faticosamente si porta avanti da soli come dei bastardi senza gloria mi manda in bestia, perché come è ovvio che sia le persone che ti offendono così non ti hanno considerato, non hanno preso atto delle tue azioni e non onorano gli stessi principi se di sentono in diritto di dirti quelle cose offendendosi se poi smetti di trattenerti e gli dici cosa pensi in realtà del loro comportanti e quando sdegno provi per questa condotta.

E li finisce tutto, perché non stai sparando su un innocente ma su una persona che ha scelto di attaccarti senza ragione, quindi una persona che era determinata a farti del male già prima senza nessun pretesto, figuriamoci dopo che il pretesto glielo offri rispedendogli indietro le critiche.

La mia sfortuna è che non sono mai stato un narcisista, anzi solitamente proprio il contrario, mi pesa persino scrivere queste cose e lo faccio perché dimoro tutto il mio tempo inascoltato e impossibilitato a comunicare, probabilmente perché le persone che ho vicino non hanno tempo perché a differenza di me sono ricoperte di attenzioni.

Eppure devo sfogare quello che ho dentro anche se è impossibile quando di rimane incompresi e giudicati solo per infrsintendimenti voluti o meno.

A voi potete farmi queste cose perché io vi do importanza e faccio la cosa giusta, ma se fossi come voi non potreste trarre nessuna soddisfazione da me, io quindi vi sto devolvendo le mie energie e voi mi state costringendo a trovare un modo per negarvele, tenetelo a mente.