Nella casa di vetro

giovedì, giugno 21, 2018

Leggere tra le righe


In memory of... - Spastik ink

So what is this, what's going on?
Is there something that I miss?
Is all I have to remember ever since I did exist
I've been wondering for a while where am I supposed to go
It's for me to find out, it's essential that I know

In memory of a life all alone
For the like in me, I can't find hope
Impatiently awaits
I hope to feel secure before it's too late
What time would it cost?
So I still I find myself lost

I've been holding on to reality and what I have in store
Not is a mend, a mystery, not worth much anymore
Things would change for the better if were to be replaced
To be mind gone what would have would be erased

In memory of a life all alone
For the like in me, I can't find hope
Impatiently awaits
I hope to feel secure before it's too late
What time would it cost?
So I still I find myself lost



In memoria di...

Quindi cosa è questo, cosa sta succedendo?
C'è qualcosa che ho mancato?
Tutto quello che ricordo da quando esisto
essermi chiesto per diverso tempo dove sarei dovuto andare
Devo saperlo, è essenziale che io lo sappia

In memoria di una vita passata tutta da solo
per il mio amor proprio, non riesco a trovare speranza
aspettando impazientemente
Spero di sentirmi sicuro prima che sia troppo tardi
Quanto tempo ci vorrà?
Quindi mi ritrovo ancora perso

Sono ancora bloccato nella realtà e da quello che ho nella dispensa
Non è un accomodamento, un mistero, non ha più molta importanza
Le cose migliorerebbero se cambiassero
Per essere, la mente cancella quello che sarebbe







È forse vero, la mente cancella il passato e cancella anche il futuro prima che esso avvenga attraverso sciocchi presentimenti.

Ehy J. , si dico proprio a te, se stai leggendo, perché sei così contrariata? non mi lasci che alle supposizioni, e queste mi dicono che qualcosa è successo, qualcosa che ti ha lasciato conoscere qualche altra mia sfaccettatura che non ti piace, forse questo blog?

Se è questo allora ti faccio delle domande che in realtà sono solo retoriche affermazioni, sono sicuro che tu sia abbastanza intelligente da non disprezzarmi per questo pensando che nasconda qualcosa di subdolo.

Tu pensi davvero che io sia arrivato fino a questa età tutto da solo tentando di imporre alle persone la mia volontà?
Credi davvero che la mia esistenza sarebbe tanto misera se fossi stato capace di (se non proprio determinato a) soggiogare le persone?
Guardati attorno e chiediti quante delle persone di successo non hanno paura di compromettersi.

Vedi la mia irrequietezza, vedi la mia stramberia, ma non ti chiedi perché io non voglia nasconderle?
Non ti chiedi perché io continui a scrivere muri di testo dettagliando in ogni particolare il mio stato d'animo? non pensi che sia un tentativo di lasciarti intelleggere le mie motivazioni e intenzioni?

E pensi che io non sappia che annoiare le persone sia una cattiva strategia per lasciarle avvicinare a sé e che non abbia almeno la caparbietà di evitarlo se davvero mi sentissi come un generale in guerra deciso ad adottare tutto il possibile senza nessuna esclusione di colpi?


Allora mettiamo in chiaro una cosa, e spero che se tu davvero stia leggendo mi risponda per le rime, anche chiamandomi stronzo se lo pensi (è il motivo per cui da perfetto stronzo non sono io che faccio coming out ma che mi aspetto un outing, perché io scrivo qui cose che non penso di poter dire a una persona di cui non ho chiare le idee ma che alternativamente gli direi, e se per questo ti ho infastidita allora tu sai qualcosa che io non so o viceversa ti potrei infastidire allora preferirei non correre il rischio).
Perché io penso che quello che non ti vada giù possano essere tre cose:
1- le affermazioni che hai potuto leggere qui nei miei precedenti post
2- quello che immagini io voglia pretendere
3- i miei modi fastidiosi
Ma che io possa qui porre rimedio solo al primo perché a ritroso:
3- te l'ho chiesto tante volte se ti desse fastidio il mio modo di discutere, non mi ricordo che tu mi abbia mai detto di sì e quindi per rispetto della tua intelligenza o onestà intellettuale, che dir si voglia (che a sua volta do per assodato rispetti la mia), devo prenderti in parola
2- e, per quanto mi stia sforzando, non ho proprio nessun potere sulle impressioni che faccio e sulle allusioni che si pensi che faccio
1- dove ho scritto cose che invece potrebbero infastidire e che quindi ho preferito non dirti


Mettiamo in chiaro che il tuo carattere, o almeno quella parte che non mi fa sentire contrastato (ma paradossalmente anche quella se non ne fossi io il destinatario), mi piace molto e che è quantomeno ovvio che le cose che desidererei per me (dove me && !altro) debbano avere caratteristiche che mi piacciono.
Ma questo non vuol dire che io non sia in grado di capire che tu sia una donna impegnata e che non sarebbe una buona idea tentare di finire nelle tue grazie!

L'amicizia come l'amore non sono beni che si possono sottrarre, defraudare, se almeno si ha la minima ambizione che siano veri.
Il fatto che tu mi piaccia mi butta nell'annosa posizione di riuscire a saldare un'amicizia ma per farlo è necessario non suscitare, instillare in te il dubbio che pretenda altro da te.

Ma mettiti un secondo nei miei panni, cosa ti dovrei dire/fare per riuscire in questa impresa (oserei dire titanica)?

Ho poche possibilità, forse nessuna se desidero rimanere onesto; è per questo che tentennavo nelle e-mail e ti chiedevo sempre se volevi smettere di sentirmi (soprattutto quando ho notato la tua scostanza nelle risposte), perché sapevo di starmi buttando dentro ad un guaio.

Adesso ti immagino sempre sotto l'ascendente, l'aura, l'influenza del tuo consorte intenta a non trattare male me e a non contrariare lui (anche implicitamente) e a evitare di finire in una posizione ambigua (e quindi da disambiguare). E io non ti biasimo per questo! è ancora una scelta nobile che pur ti costringe a fare qualcosa per te spiacevole.

E penso che nessuna posizione non chiara possa essere una posizione felice, io non posso di certo continuare a scrivere tonnellate di testo sperando di renderti partecipe in qualche modo e generare interesse e quindi divertimento e tu non puoi cercare il modo di mantenermi distante eppure vicino, questo perché entrambi non conosciamo le nostre vere posizioni.
E io la mia non te la posso gridare (ed è per questo che a volte straparlo di me, perché vorrei indurti a capire) ma solo sperare che tu in qualche modo, anche per vie traverse (come questa) la venga a sapere.
E tu la tua... è peggio della mia.

Un giorno stavo pensando di chiederti se, nel caso ti fossi mai decisa di sposare, mi avresti invitato al tuo matrimonio, ma poi mi sono rimangiato i pensieri. Mi dicevo "se lei pensa che io voglia essere partecipe al suo matrimonio capirà che mi piace che si sposi e che quindi non voglia usurpare niente e nessuno" e poi mi sono detto "e se invece pensa che io la voglia mettere ulteriormente in difficoltà?".


E DETTO TUTTO QUESTO DEVO CREDERE DAVVERO CHE IO ABBIA CAPITO BENE COSA STA SUCCEDENDO, PERCHÉ ALTRIMENTI STO FACENDO UN MARE DI CAZZATE E HO DAVVERO BISOGNO CHE TU MI FACCIA CAPIRE COME STANNO LE COSE.
E mi preoccupo perché se sto male interpretando tutto, se i tuoi sentimenti di essere invisibile o di sentirti sempre sola sono reali e non qualcosa che mi dici per rimostrare contro la mia fraintesa eloquenza (scusa per l'egoismo), c'è qualcosa che non va.
E io stesso vorrei farti percepire che per me non sei indifferente, se almeno questo potesse esserti d'aiuto. La solitudine è una brutta cosa e le uniche soluzioni sono, non importarsene, non essere più soli, disilludersi o smentirsi.
Questa volta è nel terzo caso che io posso provare ad intervenire, puoi inequivocabilmente credere al fatto che mi interessi quello che fai e quello che pensi per il semplice fatto che avrai notato che sto cercando il tuo interesse nei miei confronti. Può essere solo vanità?, che ottenere il tuo interesse per me sia come quello di qualunque altro? te lo lascio decidere mentre continuo ad affermare il bisogno di sentirti.


Ma, in fine in un atto di "semplicità" che ti dico, qualsiasi cosa succeda,  J. ti voglio bene, ovviamente odio la mia posizione di "vorrei ma non posso" e spero che in qualche modo si risolverà, non vorrei arrivare ad una rottura, ma se questo potrà far stare meglio entrambi, forse dovrei augurarmi che si avveri l'indesiderabile.