Nella casa di vetro

domenica, settembre 30, 2018

Someone say

Dovrei dormire invece di alimentare la mia insonnia, ma ogni volta ho voglia di trascrivere i miei pensieri.
Non vorrei anche questa volta chiudere una parentesi e aprirne un'altra dovendo dimenticare tutto quello che c'è stato prima come se non fosse mai esistito. Facendo due calcoli ci vediamo forse una volta a settimana, a volte due. Se tutto va bene avremo modo fino a dicembre, a conti fatti per dirti alcune cose avrò 10-15 possibilità. E poi di nuovo l'oblio, altro tempo rimosso ma comunque passato. Non riesco a trasmettere la sensazione di inutilità che sto provando. È pure oggi ho avuto una strana sensazione quando mi stavi dicendo che anche tu hai difficoltà a parlarmi. E poi però non ti sei neanche girata a salutarmi. Come devo interpretarlo?
Mi piacerebbe poter parlare senza rischiare complicare le cose.
Se solo ti vedessi più spesso e avessi più tempo per parlarti, potrei per esempio chiederti se è solo la lingua a meterti a disagio o se è anche qualcosa della mia presenza.
Ti potrei chiedere perché secondo te mi adopero tanto per mostrare la mia stramberia, non so proprio cosa mi risponderesti, ma sareincurioso di saperlo. E non la prima risposta, quella accomodante, ma la seconda, quella riflessiva.