Nella casa di vetro

mercoledì, dicembre 23, 2020

questione di disuguaglianza

Questa mia modestia non mi ha portato a niente.

La verità è che troppe volte non pretendo dalle persone quello che io stesso mi sentirei in dovere di fare e, anche se lo so che non posso pretenderlo anche in caso fosse legittimo (senza imbarcarmi in questioni di autodeterminazione), mi sto mangiando con un boccone la possibilità che gli altri gradiscano la mia iniziativa.

Ho sempre chiesto un milione di volte le cose per assicurarmi che a loro piacesse l'idea e perché penso che una persona felice di fare una cosa è una persona che la vuole ripetere più facilmente, ma la (triste) verità è che spesso le persone preferiscono un trattamento più incondizionato, caparbio, determinato, risoluto... rude. Non lo so davvero quale sia il motivo ma volendo essere negativi immagino che un trattamento rude giustifichi una risposta altrettanto diretta e quindi permetta ad alcuni di sentirsi più liberi di comportarsi come vogliono (senza dovere riguardo), volendo essere più generici invece potrei pensare che alcuni percepiscano una perdita di tempo in tanta cortesia e che quindi si annoino come se tutto fosse inconcludente (e questo non è proprio buono perché vuol dire che ci potrebbero essere una discrezionalità personale...).

Ad ogni modo devo diventare più arrogante al costo di perdere quell'umanità su cui mi ero dibattuto, perché sto perdendo quelle persone che forse potrebbero amarmi anche se in questo modo.