Nella casa di vetro

lunedì, aprile 02, 2018

Dobbiamo trovare una soluzione a tutto questo

Piccola digressione da quello che è oramai il mio pensiero fisso quotidiano (sì, sono senza speranza).
Oggi parlavo con uno dei miei coinquilini, mi piace ascoltarlo parlare perché ha una visione molto disillusa della vita, ma sotto sotto spera ancora come me che ci qualcosa di buono per cui valga la pena continuare a combattere.
Dopo un oretta, forse quasi due di conversazione, ci siamo lasciati alle nostre camere, mi ha fatto vedere questa immagine:



Che al culmine del nostro discorso probabilmente descriveva la nostra situazione, di persone che non riescono ad adattarsi.
E noi dobbiamo risolvere questa situazione.
Non nego che alle volte ho voglia di non pensare, di buttarmi in mezzo alle persone e provocarle e aspettare che qualcosa di nuovo si faccia spazio fra le mie esperienze.
Ovviamente per fare questo devo lasciare il mio bagaglio di esperienze a casa, che mi ha insegnato come comportarsi, cosa non fare, ma forse è proprio quello che mi serve, ho paura che possano venire cose non buone da questo comportamento, ma in fondo è un rischio che mi sono sempre preso nelle mie prime volte, non vedo perché adesso dovrei evitare di correrlo.

Questa sera volevo tentare la traduzione di una canzone di cui non trovo il testo trascritto, forse una missione un po' epica per me che non sempre capisco o conosco tutto quello che sento con le orecchie, peró ho rimandato, tanto ho come l'impressione che avró ancora tanto tempo per crogiolarmi nella mia disperazione e mordermi la coda.

Invece mi concentrerò su un'altra situazione:



È oramai passato più di un anno da quando ci siamo conosciuti, questa canzone che ci scambiammo la scorsa pasqua me ne ha fatto accorgere.
Ci siamo visti una sola volta, ho inteso dai tuoi occhi la tua forte voglia di trovare espressione di te stessa, ma come al solito mi sono ritirato nella mia ombra, nel tentativo di non ledere le belle cose a cui mi sento inadeguato, magari non avrei neanche la capacità di farlo e quindi non ci provo per impotenza, ma vaffanculo, lo so che non è così, non posso continuare a mentire per trovare una scusa più confortevole ai miei insuccessi.
La verità è che vi amo tutti, e la mia intensa rabbia e scontrositá è generata dall'impossibilia di trattenervi.
E non è colpa vostra, in fondo sono l'unico responsabile della realizzazione delle mie volontà.
Ti ho detto qualche volta che ho passato gran parte della mia vita a cercare amicizie su internet perché probabilmente ero inadatto a vivere rapporti umani di persona o forse ero sfavorito dalle situazioni.
Ti ho detto che ad un certo punto mi sono stufato di farlo perché mi sentivo solamente sempre piú solo, soprattutto quando qualcuno alla fine lo trovavo ma la distanza non permetteva di frequentarci dal vero, e quindi sentire ancora più ingiusta la mia condizione di solitudine.
Ma io devo fare pace con te, non è vero che non desidero avere un rapporto di amicizia con te perché in fondo ci conosciamo solo su internet.
La veritá é totalmente opposta, la mia paura è che il mio modo squilibrato di volere l'amicizia, di cercare lo scambio smodato delle sensazioni invece di farti avvicinare a me mi farebbe perderti, e sarebbe solo l'ennesima persona da aggiungere ai frammenti di cuore che ho perso lungo la strada.
Perché quando vi conosco assumo qualcosa di voi, lo faccio mio e quando vi perdo sento di aver perso qualcosa che ha partecipato a generarmi e qualcosa che dovró perdere per tornare alla normalitá.



Come avresti preso se ti avessi detto che non volevo diventare tuo amico perché poi avrei sentito la tua mancanza quando ci saremmo divisi? adesso siamo divisi, io percepisco il tuo distacco, era quello che non volevo accadesse anche se non ho avuto la forza di dirti che dovevamo smettere di sentirci perché io non ho mezze misure con gli affetti.

Qualsiasi cosa succederà adesso, ti voglio bene, anche solo per quello che rappresenti, la gioia, la giocositá, la voglia di mettersi in gioco, perché in fondo anche tu ti mostri un po' impacciata alle vicissutidini.
Loro non sanno che è solo un sintomo di apertura, "ho paura di fare perché mi interpello sul risultato degli sbagli che potrei commettere, allora mi espongo come essere inetto, aspettando che qualcuno spontaneamente si dedichi al mio aiuto", ed ecco che ho realizzato un legame.
È per questo che adoro guardare le persone goffe, perché spesso nascondono questo desiderio di voler essere coinvolti, insito in loro, ed è per questo che voglio bene anche a te, perché sappiamo bene entrambi che non sei un inetta e che non avresti il bisogno di mostrarti insicura e indecisa o spaventata, ma che è una tua precisa scelta.



Ed è per questo che, quando mi hai detto che soffri la carenza di amici veri ho avuto un piccolo sussulto, tu? perché?!?  come? quando??
Con tutta la simpatia che riesci a suscitarmi non ho potuto limitarmi nel mostrarti il mio scetticismo, e poi ti ho detto che in tal caso dovresti offrire più opportunità agli altri di conoscerti.

Tanti auguri a te quindi, non credo negli eventi popolari, non credo nella religione, ma credo nei buoni intenti, ed è per questo che ti auguro Buona Pasqua, perché non si festeggia la rinascitá di gesù, ma l'arrivo della primavera, la rinascita rigogliosa della natura, delle emozioni.
Saluti a te piccola giovane :)