Nella casa di vetro

martedì, maggio 21, 2019

Tumulata viva

A volte bisogna avere il coraggio di essere se stessi anche se questo non è bene accetto dagli altri, di continuare a fare quello che si ritiene giusto pure se ci viene a mancare il consenso di chi ci è attorno.

Anche oggi sono triste, può essere che le persone si offendano solamente perché si prova a parlare con loro? e anche se possa essere nata durante la discussione un'ambiguità, nel momento che si capisce che è tutto un disguido, è possibile che le persone preferiscano tenerti il broncio solamente per non smentire la loro presa di posizione?

Se solo il mio stato naturale fosse essere felice in assenza di altre persone direi che non ne varrebbe la pena, non avrebbe senso cercare cordialità e condivisione con chi si aspetta che tu non parli e si offende altrimenti, ma se io provo a stare con gli altri è perché veramente lo desidero e quindi ogni volta devo cercare un modo di sopportare la pena.

Ma poi volendo polemizzare un secondo, ma questa è la vostra idea della vita? essere così tanto individualisti dal considerare una perdita di tempo qualsiasi cosa che non suoni ogni volta le vostre corde? mi permetto di dire che questa è un'idea furiosa, sono d'accordo che bisogna cercare di trovare la propria strada ma fermarsi ogni tanto a comprendere quello che ci gira attorno fa parte del gioco.
È come se foste così tanto presi dal correre dietro ad una sfida casualmente venutavi in contro tanti anni fa che adesso non vi fermiate a guardarvi intorno come se tutto il resto non possa avere altrettanto valore.
Ciechi, sordi, muti, scoprirete mai di aver chiuso la vostra meraviglia dentro una scatola con tutti i colori e averla sotterrata a due metri di profondità, tumulata viva?