Nella casa di vetro

giovedì, luglio 18, 2019


Ho cercato disperatamente un impegno per questo fine settimana quando mi hai detto che potevamo vederci per la bici. Adesso non so quanti gradi ci siano fuori ma è veramente troppo freddo per dormire (quando lo dice un ucraino vuol dire che è davvero freddo) e in questo momento in cui cerco di capire come disperdere meno calore corporeo possibile, sono qui che ti penso.
Desidero veramente vederti e cercare di non farlo è veramente stupido come lo è stato dichiararti il mio amore che mi ha tolto di colpo ogni pallida opportunità che io potevo mai sperare di avere nei tuoi confronti. E anche se mi continuo a dire che è una cosa buona per me avere almeno ancora la tua amicizia perché può essermi utile penso che sia impossibile.
Come faccio ad incontrarti sapendo che mentre ti guardo voglio abbracciarti piangendo e invece devo sorriderri e tenerti lontana, far finta di essere felice pur sapendo che occupiamo lo stesso spazio in modo esclusivo e che tutto quello che ci riguarda deve rimanere tale?
Voglio dirti di sì ma non posso, non è solo perché soffrirei troppo, ma perché non posso vivere in tale contraddizione, non posso fare finta di non amarti e agire come se non volessi che ci fosse qualcosa fra di noi, non potrei fare finta di non stare morendo in quel momento.
Sono uscito allo scoperto e ora sto morendo di freddo anche se non lo voglio, anche se voglio sopravvivere ma non è giusto.
Non ho più parole, di nuono.