Nella casa di vetro

lunedì, maggio 07, 2018

Apprensione 2

Sono tante le cose di cui mi devo fare una ragione, che devo accettare, pur sentendomi triste per queste.
La prima cosa che non posso fare a meno di notare è che ogni giorno senza di te mi sembra un giorno sprecato, un giorno dove non posso sviluppare la gioia e fare la tua conoscenza, ma tanto non posso deciderlo io questo.
Poi, si è vero che io avevo delle aspettative che erano solo mie, però, però... come si può ammettere che non sia successo niente? non lo so, devo apprendere il valore diverso che danno le persone alle cose, anche se questo mi brucia dentro (non riesco davvero a pensare come sia possibile essere disponibili un attimo prima e poi irraggiungibili quello dopo).
Poi ci sono le cose più brutte da doversi riconoscere, ovvero che se quella sera ho avuto una opportunità e poi è sfumata, che io continui a domandarmi perché infinite volte non cambierà un bel niente, la verità è che non sono stato abbastanza brillante da catturare quella persona. E qui si apre una voragine, un fallimento imperdonabile, non essere idoneo a ricevere l'amore di qualcuno per propria incapacità, quello che avverto è un terribile senso di colpa e inoltre l'odio che si può provare verso qualcuno che ci ha fatto del male, ma verso me stesso.
È vero, c'è stata una mancanza di delicatezza nei miei confronti, mi dispiace doverlo ammettere, ma che differenza fa? se io non merito di esistere, che le persone siano carine con me cosa cambia?
Senso di sopravvivenza e senso di giustizia contrapposti, uno vuole egoisticamente tenermi in vita, l'altro vuole porre fine a questa cattiveria che sono io in terra.