Nella casa di vetro

lunedì, aprile 23, 2018

Come on and levitate




Astral Architecture - Gleb Kolyadin

Ring the bell once more she said
Come inside, come escape the rain
Here the halls are in love, we've wed
Dream the lines, come erase the pain

Into the corridor we glide
Never a worry in our head
Pulling the silver cord behind
Enter in reverence

Here the walls carry blood, she said
Be our heart, lubricate the veins
Stay the course, its umbilical,
It’s the structure of man
The fabric of space in our frame

Here, we are the body of light as we walk

Reach the top of the stairs, she said
Leave the floor, come levitate
Do the halls still hear my footsteps fall
On the boards? on the planes?
Come on and levitate

Pull me up though the air
To that secret, hidden floor

Here, we are the body of light as we walk
Here we are the tissue of life in these walls
Here, between the rafters I reside as before

I'm still there…



Architettura Astrale

Suona il campanello ancora una volta, lei disse
Vieni dentro, rifugiati/sfuggi/ritirati/evadi/sottraiti alla pioggia
Queste sale sono innamorante, ci siamo sposate
Sogna le linee, vieni a cancellare il dolore


Dentro il corridoio noi scivoliamo
Mai una preoccupazione nelle nostre teste
Porta dietro il cordone d'argento
Entra in riverenza

Questi muri trasportano sangue, lei disse
Sono il nostro cuore, lubrifica le vene
Mantieni il corso, il suo ombelicale (centro)
È la struttura dell'uomo
La fabbrica dello spazio nel nostro scheletro

Qui, noi siamo il corpo di luce quando camminiamo
Raggiungi la fine delle scale, lei disse
Lascia il pavimento, comincia a levitare
La stanza continua a sentire i miei passi ricadere
sulle assi? sui piani?
Vieni e levita


Tirami su dentro l'aria
Verso questo segreto, camera nascosta

Qui, noi siamo il corpo di luce quando camminiamo
Qui noi siamo il tessuto della vita in questi muri
Qui, fra le travi io risiedo come prima

Io sono ancora qui



stato emotivo

Quello che c'è oltre di se


Chiamami ancora
vieni con me via dalla tristezza
qui amiamoci insieme
sogniamo il nostro avvenire, dimentichiamo il dolore

Procediamo senza nessuna preoccupazione
lasciamo indietro la nostra mortalità
poniamoci con estrema umiltà e fascino


Qui è dove vengono i nostri interessi
Siamo passionali, facciamo scorrere le nostre pulsioni
non perdiamo/smarriamo il cammino, la nostra ragione
perché di questo siamo fatti
e così sviluppiamo il nostro mondo interiore

Quando siamo insieme siamo positivi

Raggiungiamo le nostre ambizioni aspirazioni
smettiamo di avere i piedi per terra
non rimaniamo attaccati a ciò che ci condiziona
andiamo oltre

Tirami dentro il tuo viaggio
dentro il tuo io nascosto

Quando siamo insieme siamo positivi
È in questo modo che riusciamo a vivere
E qui che io mi sono fermato

Io sono ancora li...

1 Comments:

At 23 aprile, 2018 02:39, Blogger Vinnie Scocciante said...

Dove sono? dove mi trovo?
Ho le vertigini, mi a addormento e risveglio in pochi secondi e dimentico cosa c'è attorno a me.
Questo è un non-luogo.
Lo stato di confine dove non mi trovo, dove non ci sono.
Metafisico?
Non volevo neanche scriverlo, chiudo gli occhi, entro nel sogno, li riapro, scrivo, mi accorgo di essere ancora tangibile.
Mi sto sottraendo a qualcosa, sto vacillando.
Sto ancora cercando qualcosa.
Non riesco a capire.

 

Posta un commento

<< Home