Nella casa di vetro

mercoledì, maggio 09, 2018

Mi sei mancato, di nuovo




A volte mi tornano in mente sensazioni che il mio corpo ha fatto in modo di farmi dimenticare, probabilmente per autodifesa.
Succede raramente e quando succede il pensiero è lontano e distaccato, come il dubbio se questo è un qualcosa che mai potrebbe esistere, ma esiste, lo so, sono vecchio, non sono scemo.
Oggi pensavo che sono qui da praticamente più di sei mesi e non sento nostalgia, non sento la mancanza delle persone.
Questa presa di coscienza per me è devastante.
Sto cercando di scrivere più in fretta possibile per evitare di dimenticare quello che mi anima e mi turba in questo momento.
Non sono mai stato una persona che voleva vivere la sua vita sostituendo i propri affetti.
Ho sempre creduto di voler avere vicino i miei amati per sempre.
E paradossalmente vivo la mia vita alla mia età quasi senza nessun legame!
Ed è assurdo se penso a quanto ne abbia bisogno, quanto soffra per la mancanza di cari a me vicini, ma devo fare la vita della macchina, senza rimorsi, senza pietà, senza guardarmi mai indietro.
Nella mia vita un tempo sono mi sono spinto alla ricerca delle comuni, ed è vero che cercavo una vita più naturale e più a dimensione di uomo.
Ma quello che cercavo di più dentro di me era forse proprio la possibilità di stringere delle relazioni durature e significative con le persone con cui avrei vissuto, un bisogno mai soddisfatto.
Poi mi giro attorno e vedo persone si più fortunate di me, che qualche affetto sono riusciti a portarselo dietro, ma soprattutto la maggior parte di loro che non si pongono questo problema e rimango esterrefatto.
Sono cose a cui non avrei mai voluto abituarmi, vita miserabile, vorrei potermi tirare indietro in qualche modo ma non è possibile, non posso circondarmi dei significati che ho sempre agognato e sono condannato persino a dimenticarli, vita ingrata.
Poi capisco perché molte persone si nascondo, dietro la fantasia. Nel loro mondo rinchiusi riescono a non guardarsi attorno e a far finta di niente.
È bello sapere che così riescono a conservare un barlume dei loro desideri, è triste pensare a quanto sia inutile l'oggetto a cui li destinano.
Ok, la mia mente si è svuotata di nuovo, amen, è di nuovo tutto sfuggito.