Nella casa di vetro

giovedì, luglio 19, 2018

Estraneazione

Ecco, adesso non è più un ipotesi, non che prima avessi molti dubbi ma è bastata un'associazione di un suono che ho sentito ora ad un luogo dove abitavo in passato per farmi credere che fossi ancora lì.
La nostra percezione è tutta un'illusione, l'idea che abbiamo è ottimizzata per approssimazioni successive, quanto più vicina al riassunto utile della realtà ma sempre solo frutto della nostra immaginazione.
E l'errore che ho commesso oggi, questo difetto emergente mi ha fatto capire di netto questa differenza tanto inutile quanto fondamentale fra realtà e sogno.
Stimo sognando la realtà, questo è il nostro stato, ci troviamo dome siamo, stiamo facendo quello che facciamo ma tutto ci perviene filtrato come in un sogno.
E inoltre tutto quello che non conosciamo è rivelato, non esiste una coscienza totalizzante, semplicemente gli elementi che potrebbero esserci spariscono nel vuoto come dematerializzati.
Mi sono trovato a maledire qualcosa o qualcuno senza nessuna pretesa che veramente esista e che veramente sia il responsabile che ci costringe a dormire all'impiedi.