Nella casa di vetro

martedì, agosto 18, 2020

alla fine lei volerà via


 

 

She's got her ticket - Tracy Chapman

She's got her ticket, I think she gonna use it
I think she goin' to fly away
No one should try and stop her, persuade her with their power
She says that her mind is made

She's got her ticket, I think she gonna use it
I think she goin' to fly away
No one should try and stop her, persuade her with their power
She says that her mind is made

Why not leave why not
Go away
Too much hatred
Corruption and greed
Give your life
And invariably they leave you with
Nothing

Young girl ain't got no chances
No roots to keep her strong
She's shed all pretenses
That someday she'll belong
Some folks call her a runaway
A failure in the race
But she knows where her ticket takes her
She will find her place in the sun

And she'll fly, fly, fly...

 

Lei ha avuto il suo biglietto

Lei ha avuto il suo biglietto, io penso che lo userà
penso che lo userà per volare via.
Nessuno  dovrebbe provare a fermarla, persuaderla con il loro potere
Lei dice di aver già deciso.

Perché  non lasciare, perché non andare via?
Troppo odio, corruzione e avidità
Dai la vita e invariabilmente ti lasciano con niente.

Giovane ragazza non ha possibilità
nessuna radice che la tenga forte
ha rinunciato ad ogni pretesa di essere un giorno parte di qualcosa
alcuni la chiamano scappata
il fallimento di una razza
ma lei sa dove il suo biglietto la porterà
lei troverà il suo posto nel sole

e lei volerà via...


Non c'è niente da spiegare, non si cela niente di piú dietro questo testo oltre quello che è già scritto se non l'emozione di chi sta pronunciato queste parole.
Perché chi le sta pronunciando non può che amare questa ragazza ma accorgersi che non ha la capacità di tenerla con sé perché non può proteggerla dalle ostilità che li investono e per il suo bene non può fare altro che sperare che se ne vada anche se rimarrà da solo senza di essa, senza il suo posto al sole.

Perché, mi chiedo perché non possiamo semplicemente amare, perché dobbiamo abnegare noi stessi? Forse sono io che in realtà non posso sopravvivere e tutto questo non ha niente a che fare con gli altri.

C'è chi se ne va, chi resta, Yann, non abbiamo avuto modo di affezionarci, non abbiamo avuto tempo per delle "deep conversations", sarò io troppo platonico con tutti i difetti del caso, magari un pessimo teatrante, ma ho vissuto la tua dipartita come la replica disinteressata di quello che ogni volta lasciamo accadere a chi ci è vicino perché quello che è nel nostro ambiente non è adatto a trattenervi e noi possiamo solo considerarci corresponsabili dell'ambiente che ci circonda, solamente perché non sappiamo ammettere di amarvi e non sappiamo lottare per proteggervi.