Nella casa di vetro

lunedì, febbraio 21, 2011

+•-=- +•+=+ -•-=- e non +?

Partiamo da un presupposto, la gente non sa volare; ma non è che non si getta un precipizio per questa ragione, non si getta perché non vuole farlo.
Quindi diciamo che l'organo promotore dei nostri tentativi è il cervello.
Ora nell'ardua sentenza di decidere se un azione è abbastanza concreta per avere successo ci si dovrebbe chiedere: "Ma io perché lo faccio?"
Perché il successo è la sola realizzazione di conseguenze volute e premeditate ma la vera differenza sta in quello che facciamo e non in quello che otteniamo.
È sempre pur vero che all'analisi della nostra condotta questa viene programmata in base al risultato il quale però dovrebbe fungere al massimo come ago della bussola e non della bilancia.
E quindi in base a questo decido come ritenere le situazioni, gli argomenti, le persone, le mie decisioni e tutto il resto,

L'intenzione quindi fa si che una persona in grado di vivere sola tenda ad ignorare chi non lo sia che a sua volta detiene interesse per la prima.
Ma il motivo per cui due persone in difetto non si attraggano non riesco a capirlo, preferirei che ci comportassimo come prodotti di operatori aritmetici che come atomi impazziti.