Nella casa di vetro

domenica, settembre 30, 2018

Someone say

Dovrei dormire invece di alimentare la mia insonnia, ma ogni volta ho voglia di trascrivere i miei pensieri.
Non vorrei anche questa volta chiudere una parentesi e aprirne un'altra dovendo dimenticare tutto quello che c'è stato prima come se non fosse mai esistito. Facendo due calcoli ci vediamo forse una volta a settimana, a volte due. Se tutto va bene avremo modo fino a dicembre, a conti fatti per dirti alcune cose avrò 10-15 possibilità. E poi di nuovo l'oblio, altro tempo rimosso ma comunque passato. Non riesco a trasmettere la sensazione di inutilità che sto provando. È pure oggi ho avuto una strana sensazione quando mi stavi dicendo che anche tu hai difficoltà a parlarmi. E poi però non ti sei neanche girata a salutarmi. Come devo interpretarlo?
Mi piacerebbe poter parlare senza rischiare complicare le cose.
Se solo ti vedessi più spesso e avessi più tempo per parlarti, potrei per esempio chiederti se è solo la lingua a meterti a disagio o se è anche qualcosa della mia presenza.
Ti potrei chiedere perché secondo te mi adopero tanto per mostrare la mia stramberia, non so proprio cosa mi risponderesti, ma sareincurioso di saperlo. E non la prima risposta, quella accomodante, ma la seconda, quella riflessiva.

sabato, settembre 29, 2018

La prossima volta...

Devo essere più oggettivo, più imparziale verso gli altri, la realtà non è solo dalla mia parte per quanto sia l'unica che mi interessi. Non è importante quanto io credessi di poter migliorare le cose, quanto pensassi di poter fare qualcosa, la realtà è che non potevo fare niente e quindi devo smetterla di colpevolizzarmi.

giovedì, settembre 27, 2018

Grazie S.

È vero, bisogna credere.
Non è detto che mai ci sarà una vera opportunità, ma se mai ci dovesse essere, io devo pensare di poter essere in grado di farla funzionare.
E per farlo bisogna credere, bisogna desiderare di fare ciò vogliamo sia fatto.
Le persone sono infelici perché non fanno ciò che desiderano, perché hanno grossi problemi di comunicazione.
Non per questo devo darmi per vinto, non smetterò di essere eloquente, non mi invischierò nel non detto, non tratterò con gli inganni.
Ti ringrazio ancora virtualmente per la benevolenza che mi hai dimostrato.

mercoledì, settembre 26, 2018

Cosa può spronare una persona ad andare contro natura?

Le persone hanno molti difetti.
Molti di questi sono dovuti all'istinto di conservazione.
L'istinto di conservazione è una reazione innata, una sorta di automatismo, che interviene quando ci troviamo in uno stato inconscio, ergo è indispensabile non stare pensando.
Ma questo istinto non è affatto infallibile come molti credono, è questo istinto che ci fa cadere la prima volta che mettiamo i piedi su uno skate perché automaticamente spostiamo il peso nel punto sbagliato.
E neanche la ragione è infallibile perché si possono fare sbagli di valutazione e di calcolo, però la ragione è quella stessa capacità in grado di farci sparare per secondi e finire impallinati ad un duello di pistola.
Ed ecco il trick.
Per andare contro natura bisogna ingannare l'istinto con la ragione, effettuare uno spostamento del senso.
Infilare la mano in una pozzanghera melmosa pensando intensamente al fatto che siano fanghi termali.
Il risultato potrebbe essere sia fruttuoso che disastroso, è tutto relativo.
Tante volte nella propria vita si pensa che in una determinata situazione si reagirà in un certo modo, questo perché siamo fatti così, perché il nostro modo di essere ci farà fare quello, per un momento però si potrebbe ingannare se stessi, modificare la situazione snaturandola, togliendone e trasformandone i connotati, in quel caso potrebbe diventare possibile agire in modo diverso senza nessuno sforzo di costrizione.
Si potrebbe superare il proprio orgoglio, la propria paura, il proprio buon senso, la propria modestia, la propria diffidenza, la propria consuetudine, la propria rabbia, la propria bontà, la propria delicatezza...
Servirebbe solo essere in grado di ingannare se stessi, per un momento, senza neanche doversi prendere la briga di smentirsi.
In fondo la nostra realtà l'abbiamo costruita noi, seppur con tanta fatica.
Tutti siamo in grado di agire in modo diverso da come faremmo, di contrastare la nostra natura (nei limiti fisici) anche se è necessario un atto volontario di qualche tipo.
Ai posteri l'ardua sentenza.



lunedì, settembre 24, 2018

Delineare le proprie intenzioni

Non sono ancora riuscito a parlarti ma da un lato, pensandoci, mi sento In colpa. Ho sempre voluto essere devoto alla verità ma mi rendo conto di come sia difficile delinearla.

Mi sento un egoista; anche se magari non più col vecchio entusiasmo ma continui a concedermi parte del tuo tempo se te lo chiedo e in effetti penso che niente ti obblighi a farlo. Quindi la mia spiegazione è che sia innaturale che io ci rimanga male quando non ho la tua attenzione, me ne dovrebbe fregare più o meno come per gli altri ed è questo che non mi spiego e non posso neanche tentare di spiegarmi per ovvie ragioni.

Ma è davvero questo il motivo per cui voglio chiudere? non sono convinto, probabilmente aldilà della voglia di non combinare casini c'è in me una parte indispettita che si sente (come detto prima, immotivatamente) trascurata e che vuole chiudere un rapporto in cui pensa di essere più disponibile degli altri. Ed è lì problema, questa voglia irrefrenabile di scambiare non corrisposta, che non posso attenuare perché sono ammaliato da tale persona ma che non posso neanche soddisfare. In realtà forse penso che non centra niente l'impossibilità di realizzare un amore, cui penso potrei resistere in fondo, ma la verità e che non riesco ad avere l'amicizia stretta che vorrei e che, sì, mi serve sia per necessità attuale (non ho una vita piena) che anche per un motivo più assoluto, perché avrei dovuto affievolire l'affezione a questa persona dopo i forzosi distacchi e così non è stato.

Allora la mia paura è di continuare a protrarre sforzi e pensieri sofferenti in qualcosa che non evolverà in niente di più piacevole, sottraendoli all'automa che attualmente lo stato di sopravvivenza mi richiede di essere.
In sostanza vorrei che questo rapporto sia qualcosa che mi restituisca ciò che desidero provare e quindi essere(,) ma contemporaneamente si staglia come qualcosa che mi farà dirigere questi sforzi nel luogo sbagliato, aggravando per giunta la mia situazione.

È un paradosso ma devo continuare il processo di meccanizzazione per sperare di avere un giorno una opportunità di tornare umano, che in fondo è tutto quello che ho sempre desiderato e il fatto che voglia usare come pretesto il mio presunto amore irrealizzabile verso di te è solo una scusa bella e buona per evitare di dirti che non mi basta la tua amicizia attuale e dunque sottintendere che il mio non è un rifiuto, un disconoscimento dei tuoi sforzi ma solo una remissione ad una realtà incontrovertibile. Evito quindi di sembrare un egoista non imputando a te (e quindi alle mie pretese) questa decisione ma a un agente terzo che non può biasimarmi. Sono ridicolo vero? sono un codardo perché ho paura di confrontarmi con le mie responsabilità e cerco una via più facile (per quanto arzigogolata) per sfuggire al senso di colpa della sofferenza che potrei causarti.

"In questi giorni il mio pensiero ha subito dei cambiamenti ma ora non so più come comunicarteli perché non è più semplice da dire come prima, in poche parole. Resta il fatto che avrei voluto fosse la mia voce in diretta a comunicarti, annessa di tutti i difetti del caso ma non impersonale come non vorrei che sia, ma forse sono incapace di farlo."

sabato, settembre 22, 2018



Keyhole in the sky - Rishloo


The high road is always a balance beam
Chipping away our ankles
And I think it's high time we embraced the visual
On my way home I saw a keyhole in the sky
And I tossed around my reasons for the cost

Divide and dissolve the seams that weave deep within my head
We're losing light
And in this despair I'm finally aware
That I am not one to learn so fast

Straining across this great expanse
Where the weight of the world rests
And the air is thick with crushing emptiness
If only I could lift these feet up from the ground
I'd circle 'round the world I know, I know...

Divide and dissolve the seams that weave deep within my head
We're losing light
And in this despair I'm finally aware
That I am not one to learn so fast

We, like marionettes off our strings
Fling limbs at our passions and hope to connect with impossible dreams
It's holding on when nothing feels right
It's the final, identical, severed umbilical breath from a tightening chest as we're holding on

Divide and dissolve the seams that weave deep within my head
We're losing light
And in this despair I'm finally aware


Serratura nel cielo

La strada maestra è sempre una trave d'equilibrio
Scheggiandosi le caviglie
E io penso che sia il momento giusto per apprezzare il panorama
Sulla strada di casa io vedo una fenditura nel cielo
E scombussolo le mie ragioni per la fatica

Sciogliendo le cuciture che si intrecciano nel profondo
dentro la mia testa
Stiamo perdendo la luce
E in questa disperazione mi accorgo finalmente
Che io non sono uno di quelli che impara facilmente

Affaticandosi attraverso queste grosse distese
Dove si appoggia il peso del mondo
E l'aria è densa di schiacciante vacuità
Se solo potessi sollevare questi piedi da terra
Farei il giro del mondo, lo so, lo so

Noi, come marionette lontane dai propri fili
Gettando gli arti verso le nostre passioni e sperando di connetterci a sogni impossibili
Si tiene duro quando niente sembra giusto
È l'ultima, identica, cessazione del respiro ombelicale da un torace che si serra mentre ci stiamo aggrappando


Disinganno (perdita dell'ingenuità)

Fare la cosa giusta è sempre difficile,
ci si fa del male
E in questi casi cerco di capire quello che mi circonda e intravedo la chiave di volta

E cercando di capire smarrisco la ragione
E mi rendo conto di non riuscire ad adattarmi

Vorrei tanto riuscirmi a liberare dalla incessante futilità delle consuetudini per esplorare le intimità dello spirito

Ci muoviamo lontani dalle nostre motivazioni
tentando di raggiungere mete irraggiungibili
Aggrappati strenuamente prima di essere strappati via dalle nostre illusioni

mercoledì, settembre 19, 2018

Forse una finta bugia può liberare la verità


Perché la bugia è il fatto che voglia dirtelo, perché non voglio, ma forse è un bene che tu lo sappia e che si possano quindi sviluppare le conseguenze che altrimenti rimarrebbero sospese.
Non lo so perché sono fatto così, perché sono incontentabile, perché voglio tutto oppure niente, oggettivamente è un difetto perché perdo sempre anche quelle cose che potrei salvare che non sono affatto cose di poco conto.
Non riesco ad accettare il fatto di non puntare tutto, di non concentrare tutto me stesso, di non scommettere ogni cosa che mi rimane in quello a cui penso di credere, perché è come se ammettessi intimamente a me stesso di non crederci e vivere nella finzione mi fa disperare.
Non so se lo farei o se continuerò a farmi bloccare dalla tua bontà, non so cosa mi succederà dopo, il dispiacere e poi di nuovo finalmente solo, forse è quello che davvero mi serve, essere un bastardo, essere veramente solo, un reietto, non avere lo sguardo di nessuno a me diretto, essere costretto a vivere solo per me stesso. Forse costringerà a riferirmi solo a me ma ho già vissuto un periodo di questo tipo, magari non ero la stessa persona di adesso, ma stavo annegando nella tristezza.
Non lo so, mi vergogno anche qui a scriverti quello che ti vorrei dire, in questo spazio anonimo (oramai lo si fa per dire).
Ti amo ed è questo il motivo per cui dobbiamo separarci.

venerdì, settembre 14, 2018

Prendetela con buona pace ma

La tristezza è solo felicità non realizzata

domenica, settembre 02, 2018

Alberga ancora nelle mie memorie

Ricordo ancora come ci salutammo quel giorno nell'ascensore, come tu mi stringesti la mano invece di colpirla in gesto di saluto e come la lasciasti guardandomi. Ricordo mentre si chiudevano le porte che ero fermo a guardarti e l'unica cosa che desideravo era abbracciarti e stringerti a me, cingerti il capo e baciarti con gli occhi in lacrime.
Ed è tutto sfumato, ci penso a quanto ti ho desiderato e a quanto ti ho voluto bene e non è rimasto niente se non il ricordo nella testa di un povero moribondo.
Quello che sarebbe potuto essere in fumo, non sarei qui a piangere ma a tenerti sulle mie spalle, non eviterei di avere tue informazioni per il dolore che provo ogni volta ma starei pensando a come adornare di nuovo il nostro amore.

Sono stanco.