Nella casa di vetro

giovedì, luglio 30, 2020

Così, tanto per dire

"...
What makes a man ignore
The causes to his effects
To damn his very soul to get ahead?
It's greed that waves the carrot
That leads to false security
Is our want much greater than our need to give?

To be strong you must first have strength within your heart
To have faith is a thing that can't be bought
To be great is to first serve the one who's served us all
It's much harder to stand than it is to fall
To be a great man
"

mercoledì, luglio 29, 2020

2° che cercate?


Questo capitolo parla di come nell'umanità si susseguono senza sosta tentativi di dare una spiegazione alla spiritualità.
Studiosi e dotti si sono affaticati nella produzione di testi complicati che invece di rinfrancare lo spirito (viene usato come sinonimo di anima?) lo sfiancano, scoraggiando e confondendo gli uomini semplici in cerca dei significati.
Ma la strada per raggiungere Dio (la spiritualità?) non dovrebbe essere essere tracciata dalla mente ma dovrebbe essere innata in noi.
Non è la mente, per sua stessa natura limitata, non omnicomprensiva, incapace di contemplare l'infinito (l'eterno caratteristica del divino) e concentrata invece sull'istante, sul particolare che in modo scientifico (cioè comprensibile dal cervello) ci potrà condurre al divino: i suoi significati gli sfuggiranno.
La "retta via" dovrebbe essere suggerita ai benintenzionati in modo semplice perché intimamente il nostro cuore già contiene i "valori più nobili e alti" in modo intuitivo, senza ulteriori artifici e travagli.
E quindi dovremmo essere rallegrati perché in realtà già conosciamo come dovremmo comportarci per essere nel giusto tenendoci a distanza dalla paura che ci impedirebbe di vivere nella realtà e facendoci dubitare di noi e del mondo.
Al contrario l'amore dovrebbe essere la motivazione che ci sospinge e quello che in realtà è la sostanza della spiritualità e che ci dovrebbe ricongiungere ad essa.

...

Allora devo essere sincero, ho avuto difficoltà a intendere questo testo e ancora adesso non sono sicuro di tutto quello che voglio dire.
Ho fatto fatica per varie ragioni:
(didascalia: *appunto -opinione tendenz negativa +opinione tendenz positiva)
* forse la mia mente è un po' impigrita e comunque distratta dai molteplici pensieri che ultimamente abitano dentro di me.
* Il linguaggio non è difficile ma i contenuti sono densi di significati, stratificati, ho dovuto leggere e rileggere per cogliere sempre più collegamenti fra le parole che mi erano sfuggiti.
* Quindi forse è vero che il suo significato sarebbe da leggerre solo in lingua originale dato che già dalla traduzione si evincono tante connessioni.
- Se dovessi fare degli appunti potrei dire un po' malvagiamente che anche questo testo è l'ennesimo tentativo umano di spiegare la spiritualità che l'autore disprezza all'inizio, però sarei davvero cattivo dato che sarebbe come lamentarsi se qualcuno esprime sensazioni avverse alla letteratura usando le lettere.
- Un altra cosa che potrei appuntare è che all'inizio A. dice che in ogni luogo profeti si propongono di diffondere improvvisamente una luce nuova condannando questa pretesa, e poi alla fine dice che se si seguirà il proprio cuore allora immediatamente il proprio spirito si innalzerà giubilando, e pure lì potrei dire "prima accusi gli altri di fare queste promesse che di soppiatto fai anche tu?", però anche qui onestamente dovrei dire che la promessa che fa lui è quella di non doversi fare fuorviare dalle cose che ci intristiscono e che bisogna rimanere "ottimisti" (scusate la parola semplice), quindi in fondo anche questo eccepimento dovrebbe decadere.
- Ne dovrei fare ancora un'altro riguardante l'amore, nel senso che anche ad amare profondamente non è detto che si riceva amore, ma qui praticamente tutti potrebbero contraddirmi dicendo che l'amore non è sempre quello che ci si aspetta, allora mi fermo così per evitare soggettivismi (mi fermo ma non demordo)
+ Però allo stesso tempo mi sento d'accordo con alcune affermazioni o alcune cose assomigliano a miei pensieri passati.
Per esempio quando dice che in teoria il nostro cuore sa già dove dobbiamo andare e che dobbiamo solo ascoltarlo perché in presenza di buone intenzioni sono già presenti in noi i valori più nobili e alti senza bisogno di complicati studi.
Io in passato ho detto che in realtà ognuno di noi sa sempre cosa è la cosa più giusta da fare ma poi per qualche ragione non può sempre farla.
Col tempo ho cambiato un po' idea perché mi è successo di non sentire più cosa fosse la cosa più giusta da fare, ma non so se questo è perché con gli anni ho acquisito insicurezza e perso purezza come l'autore sottolinea, oppure perché invece sono diventato più cauto nel tentativo di lasciare che gli altri si esprimano come vorrei che lasciassero fare a me (nel tentativo quindi di lasciare il campo libero).
Comunque rimane che questa è una cosa che diverse volte ha solcato la mia mente e che A. ha dato anche una spiegazione a questo sentimento che invece io non avevo mai dato, non avevo mai detto perché tutti sentissero intimamente quale fosse la decisione giusta.
E adesso non mi va di dire che tutti lo sanno per una questione di condizionamenti inconsapevoli, oppure perché peccano di arroganza, no, non voglio essere così pessimista e negativo.
+ E vorrei aggiungere una cosa che l'autore non ha esplicitato nel capitolo ma che a me sembra completamente chiara e conseguente, il motivo per cui la scienza ha sempre ammesso l'esistenza di questa "potenza incomprensibile" che però non riesce a spiegare con il cervello non è una affermazione audace e senza fondamento dell'autore solo per fare funzionare la sua logica. A parte gli esperimenti documentati che sono stati fatti per vedere se lo spirito esistesse, il motivo per cui la scienza o meglio le persone danno per scontato che questo esiste è la ricerca spirituale stessa che caratterizza l'umanità, non si cercano cose che si pensa non esistano.
- Voglio dire che però, per quanto magari incompleto e incapace il cervello è lo stesso organo che l'autore sta usando per comunicare i suoi pensieri. Quindi direi che è sacrosanto e davvero lodevole prendere le distanze dai sofismi inutili, ma allo stesso tempo bisogna riconoscere che in mancanza di meglio (o fino a quando qualcosa di meglio non lo si avrà), non bisogna disdegnare troppo il lavoro della mente, per quanto incompleto essa fa quello che può e gli va riconosciuta la sua dignità.
+ In difesa dell'autore però dico che lui dice che il cervello è atto a tenere in ordine le idee istintive suggeriteci interiormente anche se non è atto alla direzione. Allora io ho sempre distinto anima, spirito e mente per mia propensione e anche io ho sempre pensato che il cervello non è fatto per darci le motivazioni, il cervello è un'instancabile lavoratore che ci serve al suo meglio, che ha buona fede, ma che è cieco. Dovremmo volergli bene per quello e capirlo quando ci fa sbagliare mentre prova a farci fare la cosa giusta pur non conoscendo la direzione.
* e poi voglio dire che alcune persone confondono la direzione data dalla mente da quella data del cuore e che io a volte lo faccio però mi sembra sempre di sapere chi è chi, ma forse è solo una suggestione.
* il testo è neutrale sul tipo di religione, comunque l'autore sembra citare spesso concetti cristiani

Sono sicuro che ci sono tanti altri pensieri che mi sono venuti in mente mentre leggevo ma ora non me li ricordo.
Questa lettura comunque già si prospetta come molto introspettiva.

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mercoledì, luglio 22, 2020

sfuggire al solipsismo

Qualcosa mi frulla in testa. Se la coscienza del mondo esterno è per noi di natura soggettiva, per giunta creata dalla nostra stessa coscienza mi viene da dire che:
1) una coscienza che genera il mondo esterno per noi non è una coscienza a cui si possa fare affidamento perché fallisce nel suo intento di fornirci una esperienza individuale dato che crea quello che gli serve e non quello che non potrebbe creare

2) potendolo fare perché dovrebbe creare una realtà parallela? Qual è il risultato dall'essere circondato solo da se stessi? Perché dovrebbe offrirci una illusione del mondo esterno se ci occorresse solo il mondo interiore, perchê dovrebbe ingamarci?

martedì, luglio 21, 2020

1° questa sia la vostra guida

Questo primo capitolo spiega a chi sarà utile questa guida.
Avvisa che non è dedicato ad una religione precisa ma a quella propria (o allmeno così mi pare) e che non è utile ai fanatici senza principio.
Invece è aperto alle persone che cercano una strada attraverso analisi obiettive e spregiudicate.
Mi sembra un presupposto in antitesi con le modalità dogmatiche comuni delle religioni, questo mi piace, una religione deve riconoscere la capacità dei propri fedeli di essere compresa e amata, a che servono delle pecore pronte ad essere ingannate? di qualcuno che ti segue senza determinazione?
L'autore dice di parlare anche per gli scettici, gli svogliati e gli incoscienti a patto che abbiamo l'audacia di prendere l'iniziativa e tentare il cammino spirituale.
Le premesse mi compiacciono ma sono ancora solo premesse per me.

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gral: cosa voglio fare

Ho tenuto questo spazio in barba alle mode dei tempi e ad un suo effettivo consenso pubblico perché significava per me poter esprimere quello che pensavo, che fosse impopolare, sconveniente, controtendenza, non interessante. Anzi forse proprio perché non avevo queste pretese ha permesso a questo blog di sopravvivere, non mi sono mai aspettato riscontri positivi e questo mi ha permesso di essere (in)felicemente redivivo.
Ma allo stesso tempo questo blog non si è mai potuto fregiare di essere utile a qualcuno ne di trattare argomenti di interesse comune, non ho mai avuto questa ambizione, volevo solo parlare senza limiti imposti e pregiudizi.
Però mi sono sempre detto che come io stesso apprezzo la condividisione di contenuti che mi sono stati utili, sarebbe bello che io facessi altrettanto anche per riconoscenza, ma non ho mai saputo di che cosa e come, non ho mai avuto un vero motivo.
Allora adesso provo a farlo perché un motivo c'è l'ho, voglio capire qualcosa di più di una persona e per farlo tenterò di comprendere un libro e accorciare le distanze semantiche fra di noi.
Non nascondo che in questo momento accuso uno stato un po' contrito ma non posso prescindere dall'infelicità, devo provare a muovermi anche attraverso di essa se mi sarà possibile.
Ho deciso quindi di cominciare a commentare il libro "Nella luce della verità" di "Abd-ru-shin".
Premetto che non sono credente ma agnostico, che tradotto in parole personali, significa che vorrei credere ma che non ho ancora trovato una buona ragione in cui farlo.
Mettiamo in chiaro che non è che non credo in niente ma quello a cui credo non è riconducibile ad una religione, potrei forse azzardare di essere umanista, ma non posso essere sicuro di tutto quello che comporta questa affermazione, quindi preferisco dire di non essere nessuno.
Taggherò i post con la parola "gral" per amore della concisione e anche se non so ancora cosa significa, commenterò i capitoli uno ad uno usando lo stesso titolo come nome del post.
Vedremo come andrà a finire, anche se per adesso sono un po' sconcertato per altri avvenimenti che accadono nella mia vita, spero che questo possa valere qualcosa anche per me.
P.s. nella introduzione l'autore dice semplicemente di augurarsi che il messaggio del libro possa trapelare anche attraverso la traduzione dal tedesco e quindi non attraverso le parole originali. Questo attaccamento all'esattezza dei termini mi ricorda qualcuno, qualcuno a cui vorrei dire che è senz'altro il modo più "corretto" di comunicare quello di rispettare il significato dei termini più vicino alle definizioni formali ma che la perfezione non è parte di questo mondo, che i termini assumono significati diversi in base al contesto, alla coscienza degli interlocutori e anche alla loro volontà.




Hours and hours you'd spend staring at the wall
Sometimes you'd laugh 'til you'd cry

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domenica, luglio 19, 2020

just take my earth

Grazie, ogni volta è meraviglioso stare con te, la tua presenza.è così totalizzante che mi aspetto da un momento all'altro che il mio corpo esploda per la forza delle sensazioni, è come avere dentro qualcosa che cerca follemente un modo di uscire, e gli occhi ad un certo punto ti guardano ma smettono.di vederti tanto è annebbiata la loro vista dal tuo sguardo, dal tuo sorriso.
E penso a quello che vorrei dirti ma mai niente è all'altezza della situazione, niente riesce a descrivere quello che provo, niente può colmare la distanza fra la realtà e il descrivibile.
Lo so che la mia speranza non è abbastanza, non può sostenere da sola il peso del mondo, ma cerca anche la tua e ci potremo sostenere a vicenda, lasciami essere per te quello che tu sei per me, trova la tua parte e lì vicino ci sarà la mia.



giovedì, luglio 16, 2020

sempre brutte notizie

Altre senza soluzione di continuità, sono lì solo per spezzare la mia volontà, io mio senso di autodeterminazione, che sono sì essenziali per ottenere qualcosa dalla vita ma allo stesso tempo non sufficienti a motivarla.
E questi motivi vengono sempre in meno in me, la stessa persona che mi ha girato le spalle questa volta mi ha consigliato solo pochi giorni fa, in una delle sue solite smorfie espressive, che invecchiando si impara che non tutto è meglio dire ma che alcuni dubbi è meglio tenerseli per se. Io ho il presentimento che proprio questo mio vivere in due scarpe mi ha creato tanti problemi, non essere in grado di ingannare sui miei sentimenti e allo stesso tempo pretendere che questi vengano presi come dovrebbero, cioè come semplice espressione della propria umanità e non come un arrogante tentativo di etichettare la realtà.
Credo che proprio non vorrò invecchiare in questo modo, mi dispiace, non vorrò a mia volta dispensare gli altri viandanti di tali smorfie espressive mentre li convinco di quanto necessariamente deve essere brutta la vita, c'è già chi lo sa fare abbastanza bene anche per me.
E la mia paura più grande adesso non è questa, la mia paura più grande e perdere... perderti... perderti per paura. Ma non devo dimenticarlo mai, non è per paura che ci uniamo ma per il coraggio e io non posso avere di meno che questo.
Tutti noi abbiamo bisogno di conforto.
Devo avere coraggio.

sabato, luglio 11, 2020

Crisalide, una crisalide



Io sono infebbriato, e quando questo accade in verità divento più amabile, questo perché mi impietosisco di me stesso e mi viene quasi da ridere per quanto sono insulso.
E poi mi ritorna la voglia di fantasticare, ho deciso che domani non lavoro e voglio stare un po' nel mio bozzolo.
Mi stanno succedendo delle cose ultimamente e mi chiedo spesso se sono all'altezza della situazione, anche perché indubbiamente voglio esserlo.
E quindi cerco di capire in che modo potrei essere considerato non all'altezza e riflettendoci credo che ci si cominci a sentire inadeguati quando si decide che si vorrebbe essere qualcun'altro, e allora ecco che magicamente non andiamo più bene.
Noi siamo chi vogliamo essere, non dobbiamo farci prendere dallo sconforto, io sono chi ho deciso e farò quello che dovrò fare per realizzare quello in cui credo.
E a questo proposito ho delle idee in mente, non bloccherò la mia iniziativa, anche se sono incerto, anche se ho paura, conosco le mie intenzioni e farò quello che mi avvicina più a te, senza psicologia o secondi fini.

giovedì, luglio 09, 2020

pensieri solo apparentemente sconnessi

Prendiamoci solo un momento di raccoglimento.
A volte per ottenere davvero dell'onestà bisogna parlare con chi non ha più niente da perdere.
Mi accorgo che tanta confusione nella mia mente dovrebbe essere un suolo fertile per la creatività ma allo stesso tempo vorrei fare chiarezza e smetterla di vagare senza nessuna destinazione.
Salgo sul mio letto e mi stupisco come tanta infamiliarità mi sia familiare, io non sono vostro, voi non siete miei, eppure conviviamo.
Mi è stato detto di non essere abbastanza spirituale, ora vi dico, di tutte le accise che ho ricevuto questa è quella più bizzarra.
1) come fate a conoscere il mio spirito a tal punto da poterlo descrivere?
2) qual'è il metro di paragone, qual'è l'unità di misura?
3) proprio io? Se non è lo spirito a farmi sentire tanto disadattato nei tempi moderni, fra le persone che mi circondano, potrà mai essere la superficialità?
Non lo so', hai letto qualcosa e hai detto che non è importante, ora non lo è rimanendo nel presupposto di non volerti contrariare, da questo punto di vista davvero non lo è, io con te desidero essere confacente, ma non è importante davvero quello che descrive come mi sono sentito in passato? Non è importante che ti abbia lasciato entrare anche al rischio che non ti piacessero gli arazzi? O forse era quello a cui ti riferivi e devo essere davvero felice che non ti piacciano.
Già non è importante, nulla lo è, solo cosa scegliamo lo sia, e tu sei importante per me, in mezzo a tutta questa confusione in cui non riesco a capire riesco comunque a distinguerti nella massa. Non è importante se dici che non lo sia, per me la cosa portante è che tu esca illesa dal pregiudizio e che ti lasci avvicinare in modo da poter sentire il mio cuore prima di poterlo giudicare.
Notte mio fiore.