Nella casa di vetro

giovedì, novembre 05, 2015

Chissà perché le persone a volte non possono proprio fare a meno di soffrire

Erano stesi sul letto, o quello che poteva considersi tale, abbracciati completamente al buio se non per gli spiragli di luna che schiarivano i muri bianchi della stanza e un turbinio di led colorati dei congegni elettronici che li circondavano..
- "Amore, non vedi? è tutto perfetto, siamo insieme, siamo circondati da lucette, che, ok, non sono stelle, ma sono pur sempre luminose. L'aria è fresca, sotto le coperte c'è quel tepore che mi fa apprezzare questa effervescenza sul viso.
Sai cosa ci vorrebbe? mi è venuta voglia di mangiare una mela, magari la stessa, e masticarla al buio mentre ponderiamo solitari."
- "Ti rendi conto che stiamo morendo?", lei con una nota di sgomento.
- "Beh, ma che vuol dire? dovrei vivere ogni attimo che mi resta in pena perché so che fra poco non ci sarò più? non merito una condanna simile. E poi una mela è dolce, dissetante, aromatica, sarebbe una netta differenza dall'essere soltanto svegli oppure troppo affaccendati dall'attività."

Un momento di silenzio intercorse fra i due.

- "Bene. Adesso mi alzo, ne vado a prendere una in frigo, poi torno, mi ristendo insieme a te e la mangiamo".
Appena ebbe finito di dirlo si alzò e proseguì un po' sbilenco per i primi passi almeno, uscì dalla porta richiudendola come per preservare l'atmosfera che si stava lasciando alle spalle e lo si poté ascoltare mentre armeggiava nelle altre stanze.
Ma quando fu proprio dietro la porta che lo separava dal suo momentaneo paradiso ecco che la sentì chiudersi a chiave.

Un altro silenzio ghermì il luogo.

- "A volte non capisco perché noi umani non possiamo proprio fare a meno di soffrire".

Un'altra pausa, questa volta meno casuale.

- "Pare che mi dissolverò prima del previsto questa volta", la frase si concluse con un tonfo secco che imitava un punto.
E lo scattare indietro repentino della serratura non bastò a recuperarlo, l'uomo scomparve senza lasciare traccia alcuna se non per la mela che giaceva in terra, separatasì appena un po' dal tovagliolo in cui era stata raccolta.