Nella casa di vetro

giovedì, giugno 28, 2018

O forse no?

Ci sono miliardi di comportamenti errati ma alla fine secondo me il più grosso è sempre non essere disposti alla riconsiderazione e al dialogo.
Fintanto che si è l'unico soggetto su cui girano intorno tutti i nostri pensieri cosa può essere davvero considerato sbagliato? secondo me anche nessuno di tutti i comportamenti elencati (ovviamente tranne quelli che coinvolgono gli altri).
Non che non mi
siano antipatici alcuni degli scimmiottamenti citati ma alla fine l'indisposizione genera indisposizione, e a me davvero non importano troppo gli atteggiamenti di qualcuno se questi non escludono il rispetto altrui e la predisposizione al ragionamento.
Penso che ognuno vorrebbe vedere realizzati i propri sogni però credo che non bisognerebbe essere disposti a qualsiasi cosa pur di ottenerli.
Spesso si giustifica la risolutezza verso i propri scopi con la consapevolezza che siano l'unica cosa a cui possiamo dare retta che importino a qualcuno (e cioè a noi) e ci dimentichiamo che l'unica ragione per cui importano solo a noi è perché anche le altre persone sono sempre troppo risolute verso le loro personali intenzioni e così diventa un circolo vizioso dove occasionalmente si condivide qualcosa con qualcuno se ci si ritrova casualmente sullo stesso percorso ma di rado lo si fa solamente per il gusto di condividere.
Ovviamente so che non è un problema che ti appartiene Fab, però ho come l'impressione che tu possa capirmi.

No place

Mi piacerebbe riuscire a descrivere con quale soggettività viviamo i posti e quanto queste esperienze siano legate ai momenti, però non trovo le parole per esprimere il sentimento. E va bene allora:

giovedì, giugno 21, 2018

Leggere tra le righe


In memory of... - Spastik ink

So what is this, what's going on?
Is there something that I miss?
Is all I have to remember ever since I did exist
I've been wondering for a while where am I supposed to go
It's for me to find out, it's essential that I know

In memory of a life all alone
For the like in me, I can't find hope
Impatiently awaits
I hope to feel secure before it's too late
What time would it cost?
So I still I find myself lost

I've been holding on to reality and what I have in store
Not is a mend, a mystery, not worth much anymore
Things would change for the better if were to be replaced
To be mind gone what would have would be erased

In memory of a life all alone
For the like in me, I can't find hope
Impatiently awaits
I hope to feel secure before it's too late
What time would it cost?
So I still I find myself lost



In memoria di...

Quindi cosa è questo, cosa sta succedendo?
C'è qualcosa che ho mancato?
Tutto quello che ricordo da quando esisto
essermi chiesto per diverso tempo dove sarei dovuto andare
Devo saperlo, è essenziale che io lo sappia

In memoria di una vita passata tutta da solo
per il mio amor proprio, non riesco a trovare speranza
aspettando impazientemente
Spero di sentirmi sicuro prima che sia troppo tardi
Quanto tempo ci vorrà?
Quindi mi ritrovo ancora perso

Sono ancora bloccato nella realtà e da quello che ho nella dispensa
Non è un accomodamento, un mistero, non ha più molta importanza
Le cose migliorerebbero se cambiassero
Per essere, la mente cancella quello che sarebbe







È forse vero, la mente cancella il passato e cancella anche il futuro prima che esso avvenga attraverso sciocchi presentimenti.

Ehy J. , si dico proprio a te, se stai leggendo, perché sei così contrariata? non mi lasci che alle supposizioni, e queste mi dicono che qualcosa è successo, qualcosa che ti ha lasciato conoscere qualche altra mia sfaccettatura che non ti piace, forse questo blog?

Se è questo allora ti faccio delle domande che in realtà sono solo retoriche affermazioni, sono sicuro che tu sia abbastanza intelligente da non disprezzarmi per questo pensando che nasconda qualcosa di subdolo.

Tu pensi davvero che io sia arrivato fino a questa età tutto da solo tentando di imporre alle persone la mia volontà?
Credi davvero che la mia esistenza sarebbe tanto misera se fossi stato capace di (se non proprio determinato a) soggiogare le persone?
Guardati attorno e chiediti quante delle persone di successo non hanno paura di compromettersi.

Vedi la mia irrequietezza, vedi la mia stramberia, ma non ti chiedi perché io non voglia nasconderle?
Non ti chiedi perché io continui a scrivere muri di testo dettagliando in ogni particolare il mio stato d'animo? non pensi che sia un tentativo di lasciarti intelleggere le mie motivazioni e intenzioni?

E pensi che io non sappia che annoiare le persone sia una cattiva strategia per lasciarle avvicinare a sé e che non abbia almeno la caparbietà di evitarlo se davvero mi sentissi come un generale in guerra deciso ad adottare tutto il possibile senza nessuna esclusione di colpi?


Allora mettiamo in chiaro una cosa, e spero che se tu davvero stia leggendo mi risponda per le rime, anche chiamandomi stronzo se lo pensi (è il motivo per cui da perfetto stronzo non sono io che faccio coming out ma che mi aspetto un outing, perché io scrivo qui cose che non penso di poter dire a una persona di cui non ho chiare le idee ma che alternativamente gli direi, e se per questo ti ho infastidita allora tu sai qualcosa che io non so o viceversa ti potrei infastidire allora preferirei non correre il rischio).
Perché io penso che quello che non ti vada giù possano essere tre cose:
1- le affermazioni che hai potuto leggere qui nei miei precedenti post
2- quello che immagini io voglia pretendere
3- i miei modi fastidiosi
Ma che io possa qui porre rimedio solo al primo perché a ritroso:
3- te l'ho chiesto tante volte se ti desse fastidio il mio modo di discutere, non mi ricordo che tu mi abbia mai detto di sì e quindi per rispetto della tua intelligenza o onestà intellettuale, che dir si voglia (che a sua volta do per assodato rispetti la mia), devo prenderti in parola
2- e, per quanto mi stia sforzando, non ho proprio nessun potere sulle impressioni che faccio e sulle allusioni che si pensi che faccio
1- dove ho scritto cose che invece potrebbero infastidire e che quindi ho preferito non dirti


Mettiamo in chiaro che il tuo carattere, o almeno quella parte che non mi fa sentire contrastato (ma paradossalmente anche quella se non ne fossi io il destinatario), mi piace molto e che è quantomeno ovvio che le cose che desidererei per me (dove me && !altro) debbano avere caratteristiche che mi piacciono.
Ma questo non vuol dire che io non sia in grado di capire che tu sia una donna impegnata e che non sarebbe una buona idea tentare di finire nelle tue grazie!

L'amicizia come l'amore non sono beni che si possono sottrarre, defraudare, se almeno si ha la minima ambizione che siano veri.
Il fatto che tu mi piaccia mi butta nell'annosa posizione di riuscire a saldare un'amicizia ma per farlo è necessario non suscitare, instillare in te il dubbio che pretenda altro da te.

Ma mettiti un secondo nei miei panni, cosa ti dovrei dire/fare per riuscire in questa impresa (oserei dire titanica)?

Ho poche possibilità, forse nessuna se desidero rimanere onesto; è per questo che tentennavo nelle e-mail e ti chiedevo sempre se volevi smettere di sentirmi (soprattutto quando ho notato la tua scostanza nelle risposte), perché sapevo di starmi buttando dentro ad un guaio.

Adesso ti immagino sempre sotto l'ascendente, l'aura, l'influenza del tuo consorte intenta a non trattare male me e a non contrariare lui (anche implicitamente) e a evitare di finire in una posizione ambigua (e quindi da disambiguare). E io non ti biasimo per questo! è ancora una scelta nobile che pur ti costringe a fare qualcosa per te spiacevole.

E penso che nessuna posizione non chiara possa essere una posizione felice, io non posso di certo continuare a scrivere tonnellate di testo sperando di renderti partecipe in qualche modo e generare interesse e quindi divertimento e tu non puoi cercare il modo di mantenermi distante eppure vicino, questo perché entrambi non conosciamo le nostre vere posizioni.
E io la mia non te la posso gridare (ed è per questo che a volte straparlo di me, perché vorrei indurti a capire) ma solo sperare che tu in qualche modo, anche per vie traverse (come questa) la venga a sapere.
E tu la tua... è peggio della mia.

Un giorno stavo pensando di chiederti se, nel caso ti fossi mai decisa di sposare, mi avresti invitato al tuo matrimonio, ma poi mi sono rimangiato i pensieri. Mi dicevo "se lei pensa che io voglia essere partecipe al suo matrimonio capirà che mi piace che si sposi e che quindi non voglia usurpare niente e nessuno" e poi mi sono detto "e se invece pensa che io la voglia mettere ulteriormente in difficoltà?".


E DETTO TUTTO QUESTO DEVO CREDERE DAVVERO CHE IO ABBIA CAPITO BENE COSA STA SUCCEDENDO, PERCHÉ ALTRIMENTI STO FACENDO UN MARE DI CAZZATE E HO DAVVERO BISOGNO CHE TU MI FACCIA CAPIRE COME STANNO LE COSE.
E mi preoccupo perché se sto male interpretando tutto, se i tuoi sentimenti di essere invisibile o di sentirti sempre sola sono reali e non qualcosa che mi dici per rimostrare contro la mia fraintesa eloquenza (scusa per l'egoismo), c'è qualcosa che non va.
E io stesso vorrei farti percepire che per me non sei indifferente, se almeno questo potesse esserti d'aiuto. La solitudine è una brutta cosa e le uniche soluzioni sono, non importarsene, non essere più soli, disilludersi o smentirsi.
Questa volta è nel terzo caso che io posso provare ad intervenire, puoi inequivocabilmente credere al fatto che mi interessi quello che fai e quello che pensi per il semplice fatto che avrai notato che sto cercando il tuo interesse nei miei confronti. Può essere solo vanità?, che ottenere il tuo interesse per me sia come quello di qualunque altro? te lo lascio decidere mentre continuo ad affermare il bisogno di sentirti.


Ma, in fine in un atto di "semplicità" che ti dico, qualsiasi cosa succeda,  J. ti voglio bene, ovviamente odio la mia posizione di "vorrei ma non posso" e spero che in qualche modo si risolverà, non vorrei arrivare ad una rottura, ma se questo potrà far stare meglio entrambi, forse dovrei augurarmi che si avveri l'indesiderabile.



lunedì, giugno 18, 2018

Non importerà a nessuno

Una delle cose più belle dell'essere amati è che ci viene concessa l'opportunità e riconosciuta la capacità di amare.
Fino ad allora non sarà possibile esprimere e celebrare i propri sentimenti riducendosi a vivere una vita insignificante, misera e meschina, come se non ci fosse nessuno ad impersonarci al nostro posto, costrongendoci ad interpretare la parte del nulla, del niente per chiunque esso sia.
Non avrà neanche importanza la propria sofferenza o persino la propria morte passerà inosservata e tutto sarà vacuo, inconsistente, inutile, superficiale, non degno di essere vissuto, non saremo riconosciuti.
È quello che mi accade giorno per giorno, è il motivo per cui sono abbattuto e la ragione per cui spesso non dormo e mi sento oppresso e disperato, in uno stato di costante disagio, di malessere.
E non c'è soluzione alcuna, non è bastato desiderarti sopra ogni altra cosa, non c'è niente che mi possa liberare, non ho avuto il modo di autenticarmi.
Non volevo ricadere ancora sul personale, ma quello che mi accade è anche quello che mi anima, io sono nato per amare ed è la condizione che non riesco ancora a soddisfare, vorrei tanto poterti amare ma non sono nessuno e non c'è alcun valore dietro di me.
I miei sogni sono di certo rinchiusi in un posto situato fra i miei occhi e la mia gola, sono lì che li sento quando cerco di tirarli via ma escono solo lacrime, singhiozzi e sospiri.




venerdì, giugno 15, 2018

Dedizione all'inutile

Voglio tornare come prima, quando non mi importava niente di essere solo e anzi ero contento di non dover badare agli altri, in qualche modo autosufficiente.
Quando le cose mi scivolavano addosso, quando adoravo perdermi nei miei pensieri, di giorno davanti al pc a fantasticare, di notte a cercare di non addormentarmi per allungare più possibile lo stato di semicoscienza.
Non era il modo più ortodosso di stare al mondo ma almeno era piacente, adesso guardo gli altri e penso a loro e ottengo solo sofferenza.
Vedo la loro determinazione in non so che cosa e non riesco a capire come dovrei entrarci io in qualche modo.
Voglio smetterla di desiderare quello che non posso ottenere.
Voglio smettere di chiedermi il perché delle cose e dei comportamenti.
Voglio smettere di fare di tutto per spiegare le mie ragioni al vento.
Non voglio più essere razionale, voglio una vita semplice, priva di complicazioni, piccole richieste e piccole soddisfazioni.
Basta grandi quesiti, grandi fini, grandi problemi, adoro le cose stupide, è così che voglio essere.
Lasciatemi sognare in pace io sono un dilettante.

Uscire fuori di sè, 2ª parte





Riverside - Out of Myself

/he/

I don't feel quite myself
I think I'm losing heart
I'm sick and tired of all those words
Voices in my head
I think I have become
Another suffering of my soul

You ask me how I'm feeling
Looking in my eyes
Hearing only what you want to hear
I'm holding my breath
Holding my time
I wish you knew how I was hurt

I'm really scared of getting lost in real life
So please stop asking me for more
Let me get this straight
Let me get this right
I need a place to be alone

I need a place to be
I need a breath to take
Don't wanna scream with my mouth shut
It leads us nowhere
Stop looking at me like that
This is not what I had in mind

I'm really scared of getting lost in real life
So please stop asking me for more
Let me get this straight
Let me get this right
I need a place to be alone

Let me get this straight
Let me get this right

Let me go
You've just helped to get me out of myself








Fuori di sé



/Egli/

Non sento bene me stesso
Penso di star perdendo il mio cuore
Sono ammalato e stanco da tutte queste parole
Voci nella mia testa
Penso di essere diventato
Un altra sofferenza della mia anima

Mi chiedi come mi sento
Guardandomi negli occhi
Ascoltando solo quello che vuoi sentire
Trattengo il mio respiro
Trattengo il mio tempo
Desidero che tu sapessi quanto sono stato ferito

Sono davvero spaventato di perdermi nella vita reale
Per questo finiscila di chiedermi di più
Lasciatemi capire correttamente
Lasciatemi capire bene
Mi serve un posto per essere solo

Ho bisogno un posto dove stare
Ho bisogno di riprendere fiato
Non voglio urlare a bocca chiusa
Non ci porta da nessuna parte
Smettila di guardarmi così
Non era quello che avevo in mente

Lasciami andare
Mi hai solamente aiutato ad uscire fuori di me






giovedì, giugno 14, 2018




Triste, una parola che ripeto spesso ultimamente.
È triste trovarsi nella situazione in cui più si agisce verso una persona e più si destano sospetti e viceversa, più si tiene la distanza più si alimenta il distacco.
Vorrei che sapessi che il mio problema a dire ad una persona che sono suo amico è che per me questa è una parola importante e ho paura di dirla, non voglio che diventi una cosa che prendo con leggerezza.
Ho paura di dirla perché per me comporta essere onestamente disponibile, non è una dichiarazione di amore ma poco ci manca.
E ho paura di dirla perché ho paura di dovermela rimangiare poi, e non mi piace tornare sui miei passi.
Non voglio dover pensare "per questa persona io mi sacrificherei" e poi a posteriori dire "no, non lo farei", è una contraddizione in cui non voglio cadere.
E adesso sono nella problematica situazione che ho accettato di esserti amico, tempo fa mi stavo tirando indietro perché non riuscivo a capire se tu volessi veramente essere presente per me e non volevo mettermi in gioco, adesso che ho accettato l'idea mi ritrovo con la paura di contattarti perché non so davvero come la prenderesti.
È più facile non desiderare qualcosa che non si è mai avuto che qualcosa che si è perso? Non lo so, sono sempre stato dell'idea che tentare di avere qualcosa vale il rischio di perderla, ma per questo, se così dovesse andare, sarò dispiaciuto perché ovviamente non è più quello che voglio.
Quanto vorrei poterti dire certe cose, quanto vorrei poter dire quello che penso alle persone a cui voglio bene senza che questo sia problematico invece di stare qui come uno stronzo a scriverle solo a me stesso procurando la prova che sia stato tutto vero, che la cosa sia esistita per quando la mia emotività se ne dimenticherà.
Non merito di soffrire così tanto per il fatto che non voglio che accada tutto questo, non desidero un finale così terribile, perché devo accettarlo?

martedì, giugno 05, 2018




È quasi buffo, ritrovarsi dopo tanto dall'ultimo vitale incontro ancora a rievocare quello che è stato e bruciare l'anima al ricordo come una pavida fiamma evanescente nel processo di pirolisi dal corpo.

domenica, giugno 03, 2018

Un nuovo giorno


Anew Day - Margaret O'Hara

though they're tears round your heart
and your eyes are of stone
every bright star
will pale when you come home
though the ground is wet with sorrow
it will always look that way
everyone walk in brightness
cause it's anew day
anew day

spring and the rose again
will see the living end
when your heart is sick with wonder
at a long and lonely way
walk in brightness
cause it's anew day
anew day

oh dream of mine
not lost in sleep
i'll call you down
with the love you don't give words to
with the love you give away
everybody walk in brightness
cause it's anew day
anew day

is it better to
disappear
than just to stand so near a hole?
when your own hand won't recognize
your face
makes you maybe go someplace

with the tears round your heart
and the stone in your eyes
look out your change of heart
and look at the same skies
over ground wet with sorrow
that will always look that way
everybody walk in brightness
it's anew day
anew day

you and the rose again
will be the living end
when your heart is sick with wonder
at the long and lonely way
walk in brightness
cause it's anew day
anew day




Un nuovo giorno

Anche se ci sono squarci sul tuo cuore
e i tuoi occhi sono di pietra
ogni stella lucente
sbiadirà quando torni a casa
anche se la terra è bagnata dal dolore
sarà sempre così
tutti camminano nella lucentezza
perché è un nuovo giorno
un nuovo giorno

primavera e rose di nuovo
vedranno la fine della vita
quando il proprio cuore è ammalato di meraviglia
nella lunga e solitaria strada
cammina nella lucentezza
perché è un nuovo giorno
un nuovo giorno

Il sogno mio
non è perso nel sonno
ti richiamerò
con l'amore che non ti da le parole per
con l'amore che ti trascina via
tutti camminano nella lucentezza
perché è un nuovo giorno
un nuovo giorno

è meglio
scomparire
che stare così vicini ad un buco?
quando le proprie mani non riconosceranno
il proprio viso
forse questo mi porterà da qualche altra parte

con le ferite sul proprio cuore
e la roccia negli occhi
guarda oltre il cambiamento del tuo cuore
e guarda allo stesso cielo
oltre la terra bagnata dal dolore
che sembra sempre allo stesso modo
tutti camminano nella lucentezza
perché è un nuovo giorno
un nuovo giorno

tu e le rose ancora
siete giunti a fin di vita
quando il proprio cuore è ammalato di meraviglia
nella lunga e solitaria strada
cammina nella lucentezza
perché è un nuovo giorno
un nuovo giorno




In un periodo in cui ogni cosa è descritta con esagerazione e deve essere per forza sensazionale ed entusiasmante, sono proprio le parole contenute, modeste, moderate quelle che danno da pensare, che fanno riflettere.
Perché non si è abituati a sentirle.
Perché non si è abituati a soppesare quello che si sente sempre così tanto portato all'estremo.
Perché vuol dire che chi ne fa uso le ha volute usare.

Come sto? se quella *brava persona* non ti avesse fatto scappare (sì, non sei ipocondriaca, sarei andato via anche io al posto tuo, o forse no) forse ti avrei detto che sono semplicemente triste e amareggiato.
Forse ti avrei dato l'addio, forse no.
O forse ti avrei detto che ho commesso un grande sbaglio cercando il tuo ascolto e pensando che ti saresti distinta per umanità.
Fatto è che sono io che non sorrido più adesso, non ne trovo il motivo e te lo giuro, vorrei avercene, ma si sta tutto rivoltando contro di me e io non riesco più a sorridere, non sono felice.
Ciao.

sabato, giugno 02, 2018

Odiatemi pure, non sarò accondiscendente

Vorrei solo dire che nessuno ci costringe a genufletterci alla cieca ignoranza di chi non ascolta ragioni favorito da una posizione di comodo.
Né siamo costretti a mostrarci sempre felici e attoniti per quello che accade pur di poter elemosinare compiacenza.
E queste sono entrambe buone ragioni per odiarmi.