Nella casa di vetro

martedì, agosto 21, 2018

Vivo nella mia fantasia perché è l'unico posto in cui riesco ad essere veramente felice, dove le mie aspettative e soprattutto quelle più ingenue trovano 'realizzazione'.
Eppure anche nei momenti in cui non sono fisicamente solo mi sento comunque triste e solo. Non ho più paura di sembrare ridicolo, oramai non sento più di avere una dignità da preservare per essere degno dell'accettazione di qualcuno.
Quello che mi rende infelice è l'impossibilità di dichiararvi il mio amore e di poter vivere le conseguenze dirette di questa dichiarazione, accettata non solo per buon costume ma con il peso di chi desidera questo dono e di poterlo ricambiare.

lunedì, agosto 13, 2018

E un'altra volta ancora blocco le mie parole...

...non perché io sia magnanimo ma perché sono proprio inerme di fronte a tanta indifferenza. Mi piacerebbe conoscere un modo per contrastarla ma la verità è che non ho nessun mezzo per farlo, non ho speranza, sono già spacciato, farò la fine di tutti gli altri mortali, caduto combattendo contro qualcosa di insovvertibile.
Come ci si sente a conoscere un morto che cammina?