Nella casa di vetro

domenica, marzo 27, 2011

Forse sarò solo per sempre

È nei momenti duri che sei costretto a rimettere in considerazione te stesso, ho sempre pensato di essere una persona neutrale, e nei limiti di quanto mi sentissi a mio agio, per primo ho mostrato i miei difetti, le mie mancanze e gli sbagli.
A prescindere se questa si sia rivelata una politica vincente (e no, non lo è mai stato quando le intezioni di chi ti è affianco non sono propriamente orientate alla condivisione) non penso che sia un modo incorretto di mostrarsi e quindi voglio continuare a comportarmi così.
Tante volte, giorno per giorno, ho l'occasione di abbandonare un certo tipo di condotta, ed ho ceduto alle avanches della mestizia innumerevoli volte, anche se ammetto che questo accada quando non ho il tempo di ragionare ad idee chiare, fuori dallo stato emotivo durante la quale la situazione impellente richieda un mio intervento repentino.
Non per altro una delle ragioni per cui buona parte dei conoscenti pensino che io sia solitario e poco incline alle effusioni è questo bisono di distaccarmi dalle situazioni che mi disorientano ed il bisogno di una calma innaturale per essere ciò che voglio.
Ma soffro, soffro tantissimo, anche solo all'incrocio di uno sguardo contrariato.
E torno a stare da solo, dentro di me, dove con molta pazienza e sacrificio riesco a ritrovarmi e sentirmi sicuro delle mie idee.

martedì, marzo 15, 2011

Inutilità volitiva

"the real world is for people who can't imagine anything better"