Nella casa di vetro

mercoledì, maggio 27, 2015

Saturi di pensieri

Mentre oggi sbattevo la testa nella serie innumerevole di questioni che mi reclamavano (anche se all'apparenza non si direbbe) ho avuto il tempo di aggiungerne una.
Fra tutte le faccende di cui ci occupiamo e che ci danno pensiero, nell'atto di esplicarle, invece di renderci più disponibili verso nuove di esse non è che diventiamo sempre meno idonei/avezzi ad accoglierle?
La brutta sensazione che ci sfugga qualcosa non potrebbe essere esattamente correlabile ad un argomento trattato senza la dovuta attenzione e approfondimento, qualcosa che non proferisce essa stessa?
A riempirsi di attività si rischia di non tollerarne altre e in ultima istanza di diventare superficiali? ...naaaaa...