Nella casa di vetro

mercoledì, luglio 31, 2013

\o/

Rivelare le mie debolezze è una delle mie più grosse forze

venerdì, luglio 26, 2013

Novità e rabbia








Platypus - Cry

Sunshine. Moon beams. Sometimes ...
I can't see any different between them.
Morning. Midnight.
Bright star of my eyes is hiding from me.
Cry. Sometimes you make me cry over you.
Monday. One day. "Mayday".
I am calling out over the sea.
Over. Beginning. Water from my eyes is falling.
Cry. Sometimes you make me cry over you.


Luce solare. Raggi di luna, alle volte...
Io non vedo nessuna differenza fra di essi.
Giorno, Notte,
La stella lucente dei miei occhi si nasconde da me.
Lunedì, Un giorno. "Mayday".
Io lo richiamavo nel mare.
Al di sopra di essi, Iniziando. L'acqua dai miei occhi sta cadendo.
Piangere, alle volte tu mi fai piangere.

(quale che sia la luce che mi irradi)
Alle volte non riesco a distinguere i momenti felici da quelli tristi (oscurato dalle mie sofferenze).
non riesco a coglierne le differenze.
Quale che sia lo stato attuale in cui mi trovo, il mio punto di riferimento rifugge lontano da me, smarrito.
Chiedo aiuto disperso nell'immensa consuetudine quotidiana.
E comincio a piangere, piangere per te.



La mia rabbia sta crescendo, come vi permettete di sorridermi noncuranti di quanto accaduto?

domenica, luglio 21, 2013

Contraddittorio*

Diario del giorno.

Ahah, si voglio fare qualcosa di atipico, questo sarà sicuramente un post senza lode e con molta infamia dato che non ho proprio nulla da dire, ma perché non dirlo ugualmente?

Oggi ho pensato più volte alla stessa persona.
Ho ceduto alle mie pulsioni, ma quasi per noia.
Ho iniziato la giornata mangiando bene e l'ho finita mangiando malissimo (e per la verità non ho smesso che pochi minuti fa).
Ho desiderato fare esercizio fisico, perché di solo desiderio possiamo parlare e mi sono anche pentito di non averlo fatto.
Ho studiato un quantitativo di nozioni pari a 0.
Ho partecipato ad un incontro dove mi sentivo fuori luogo e a cui non mi sentivo appartenere, ho esitato guardando gli sguardi atterriti delle persone osservarmi e ho utilizzato la mia rabbia per esaltare la mia inadeguatezza.
Ho sospettato di essere stato preso in giro più volte da degli amici, ricevendo inviti che per mia malafede mi hanno fatto traballare.
Ho rimproverato un amico, anche se non volevo farlo, sperando che il mio tono non fosse quello di rimprovero.
Ho dimenticato di adempiere ad un debito.
Ho incontrato dei presunti matti che mi hanno ricordato quanto fossi codardo.
Sto cercando di non andare a dormire pur dovendomi svegliare domani mattina, inoltre allontano l'idea di dovermi lavare i denti.
Odio ripetutamente i miei coinquilini.
Sento la condomina urlare, come tutte le sere, e avrei voglia di applicargli dolore fisico salvo poi apprendere che potrei essere io al suo posto, in fondo un po' matto lo sono indiscutibilmente.


Una bella lista di quanto possa essere stata demoralizzante e inutile/controproducente la giornata di oggi, e sai cosa penso? che sarebbe bello se tutti questi luoghi e persone avessero un nome, sempre inutile ma cavolo, devo pur cominciare a vergognarmi da qualche parte

Ma lo so già come potrebbe finire:
1) mi annoio e smetto di scrivere
2) mi sento oppresso e non riesco ad essere spontaneo
3) comincio a rincorrere la perfezione per non vedermi peccare.


DIO CHE RABBIA, TI AMO!





*il valore di

venerdì, luglio 19, 2013

Terra bruciata


Tutto quello che rimane, dopo le foghe degli scontri e l'infuriare della battaglia. Nient'altro che rovine e ricordi di quello che era e di quello che sarebbe potuto essere.
Per un momento chiudo gli occhi e penso al passato mischiandolo a proiezioni dell'immaginazione, ridò vita ai luoghi dentro di me.
Infine li serro ancora chiudo più forte, mi volto e vado via.

giovedì, luglio 11, 2013

Nostalgia



Mi piacerebbe che il solo ricordo della tua amicizia potesse rievocarti, per poterti abbracciare e sentirti di nuovo rispondere, ma siamo umani ed i nostri limiti sorpassano i nostri sogni ed i nostri desideri.
E così mi trovo a doverti lasciare per tornare alla mia solitudine, stanca anch'essa di farmi compagnia attraverso il tempo che inaridisce il susseguirsi dei giorni.
Dimenticherò infine la voglia di trascendere la realtà, mi abituerò alla mancanza della magia ed i miei occhi non piangeranno più.
Con il dolore se ne andranno le gioie, il nulla prenderà il posto che speciale li avevo lasciato, nella speranza che qualcuno come te lo colmasse.
Ma oggi ne sono consapevole e di questa consapevolezza voglio cospargermi, prima che si dissolva come tutto quello che non ha importanza, che non lascerà alcun segno dopo di noi, prima che la luce nei miei occhi si spenga del suo ultimo barlume.
Siamo insignificanti, vorrei piangere perché così non fosse, ma ci è dovuto saperlo, dobbiamo esserne a conoscenza per essere in grado di concepire l'importanza dell'unico legame che potrebbe stringerci in vita.
Oggi, domani oppure mai, riconoscerci è l'unico modo per allontanare la natura che ci ha fatto soli, incompleti e bisognosi di altre presenze.
Lo dedico a te che non stai leggendo e che non sai, a cui non ho il coraggio di raccontare ma a cui tuttavia penso, spendendo un tempo che non tornerà indietro in nessuna forma.