Nella casa di vetro

venerdì, marzo 14, 2008

Serata estiva

[ora pomeridiana, successivamente al viaggio in autostrada]
Or(disteso sul letto in costume e maglietta): ci sono ancora cose da sistemare ma preferisco riposarmi.
Oi: Io esco, vi aiuterò dopo a mettere apposto.

[appena fuori incontra un amico]
Oc: Sei qui?!?
Oi: Si siamo appena arrivati, anche se siamo venuti con il camper abbiamo affittato questa camera. Ora stavo andando a trovare un amica.
Oc: Siamo vicini allora, io sono un poco più giù.
Hai assaggiato già queste radici locali? prendi.
Oi: La mangerò mentre vado.

[prende il bastoncino avente le dimensioni più grandi di un sigaro, soprattutto nello spessore e la superficie liscia e marroncina come fosse una bacchetta levigata. mentre rigira in bocca la bacchetta insipida si incammina lungo la pendente strada di mare rilucente di una forte luce calante. giunge ad una porta e bussa]
An: Ciao e benvenuto! com'è che sei venuto qui? non pensavo di rivederti.
Oi: Una vacanza, ricordavo dove abitassi e ho deciso di passare.
An: Adesso ti faccio fare un giro!

[nel cammino i due si raccontano fino a giungere in uno stabilimento in riva al mare]
An: Quindi resterai per un po di tempo?
Oi: Si, per alleggerire un po il cuore dal peso delle decisioni e doveri.
Invece, guarda cosa mi ha dato il mio amico prima di incontrarci, ha detto che è una radice locale, tu ne mangi?
An: Oh, no. Non è passato molto tempo dall'ultima volta che ho vomitato e devo stare attenta.
Oi: Per quale motivo? (chissà cosa ha mangiato)
An: Una bugia.

[mentre ascolta prova a mordicchiare il bastoncino. questa volta ne fuoriesce un cattivo sapore amaro che lo costringe a gettare l'oggetto.
Prima di uscire incontrano un amica di An. che si incammina con lei sulla strada del ritorno, Oi. viene bloccato da una persona che sembra conoscersi con lui]
Ot(osserva con occhi stralunati): Ehi, guarda!
ti andrebbe di assaggiare uno di questi?
Oi: Se è come quello che già ho assaggiato preferirei di no, non vorrei buttare anche il tuo nel dubbio, mi spiace ma devo scappare!

[Identico in tutti gli aspetti questa volta il bastore era tagliato per metà longitudinalmente. le due ragazze si sono allontanate e si sta facendo notte, Oi. le raggiunge per salutarle e torna a casa a dormire]
Una camera buia, c'è una finestra su di un lato ma sembra una muratura in uno spazio di pareti a scambiarsi i ruoli.
Una sensazione che ti opprime di giorni che non vogliono risolversi.
Tutto quello che c'è fuori è troppo vero per esserlo in una realtà prigioniera di castelli.
Un segno tangibile dell'umanità.
Senti un dolore sopportabile e opaco e questo lo rende insopportabile.

[si sveglia]
Oi(sussulta): Meno male che era solo un incubo!

venerdì, marzo 07, 2008