Nella casa di vetro

lunedì, maggio 26, 2014

Sono letteralmente stufo

Ma cosa cazzo è che mi blocca? sono sempre li che aspetto, aspetto di realizzare qualcosa che poi non realizzo.
Ed attuo progetti, metodi, obbiettivi e poi niente.
Ed alternative non ce ne sono.
Bah

mercoledì, maggio 21, 2014

Volontà, voglia, desiderio

Gioventù e vecchiaia, cos'altro sono se non stati di coscienza?

giovedì, maggio 15, 2014

Just Trying to be

Just Trying to be -Benefit- (Jethro Tull)
There was a time when you were so young and walked in their way.
They made you feel they loved you all-seeing they say.
You're going wrong if their game you don't play
And that the song I sing will lead you astray.

Unfeeling, feel lonely rejection,
Unknowing, know you're going wrong.
And they can't see that we're just trying to be,
And not what we seem,
And even now believe that it's not real and only a dream.



Traduzione: Provando solo ad essere
C'è stato un tempo in cui eri tanto giovane da fare quello che ti dicevano.
Ti hanno fatto sentire amato a dare ascolto a tutto quello che dicono.
Finirai sulla cattiva strada se non stai al loro gioco
E questa canzone che canto ti condurrà fuori strada.

Non avvenendotene, senti una solitaria repulsione,
Non sapendolo, sai di stare sbagliando.
E loro non possono vedere che tu cerchi solo di essere quello che sei,
E non quello che a loro sembra,
Ed anche ora essi credono che ciò non sia vero ma solo un sogno.


Parafrasi: Alla ricerca di se stessi
In passato eseguivi ciò che ti veniva detto per l'amore che sentivi nel farlo, crediamo
Ora col tuo nuovo comportamento inappropriato non troverai più il nostro consenso.

Eppure dentro di te senti che c'è qualcosa di sbagliato e vuoi rimanere solo
Ma dall'esterno non traspare il tuo conflitto interiore e la ricerca di te stesso, e sembra tutto soltanto un capriccio.

domenica, maggio 04, 2014

Sento la mancanza del sole

Chissà che non sia indispensabile un po' di tristezza in questa vita, sforzandomi di fornirne una giustificazione cerco nei suoi effetti piuttosto che nelle sue cause.
Una persona triste si lascia scivolare le contingenze addosso, guarda oltre ed attraverso gli sguardi altrui e si muove sotto effetto di un magnetismo innaturale.
La tristezza rivendica qualcosa, come fa anche la rabbia, ma è contraddistinta da una pacata e sommessa risolutezza, aspetto dovuto alla certezza che la causa dei propri mali non può trovare soluzione nel contesto attuale in cui ci si ritrova.
L'unico sollievo nell'essere tristi risiede nella mancata disillusione ed esternare la propria inquietudine disapprovando evidentemente l'ambiente circostante.
La tristezza non vorrebbe vedersi respingere una qualsiasi pallida opportunità di cambiamento mancando ai suoi appuntamenti, seppur casuali vaghi od evasivi, ma inesorabilmente dissolve tutte quelle attitudini avverse all'estensione dei propri mali; precede le frustrazioni e si colloca fra lo stato sublime della propria insoddisfazione e la totale resa e deposizione delle proprie armi.
Come nell'alimentazione di un culto, ci si serve di essa per non dimenticare e rendere pace all'oggetto che ci turba, protraendo così le sofferenze e l'agonia in nome della memoria.
Forse quindi la tristezza serve a farci rimanere noi stessi, finché il nostro io differirà da quello che stiamo provando, o a lasciarci credere che sia così.

Ma oramai il sole è sceso e non ho più motivo di preoccuparmene.